L’Italia dello spazio si prepara a ‘volare’ a Expo 2020 Dubai, grazie al protocollo di intesa siglato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e il Commissariato per la partecipazione del nostro Paese alla prossima Esposizione Universale. Tanti i temi che saranno affrontati, come l’osservazione della Terra e le sue ricadute sulla sostenibilità ambientale, la space economy e le partnership internazionali.
I dettagli sono stati presentati nell’evento ‘Lo Spazio unisce le persone’, organizzato presso l’auditorium dell’ASI con la partecipazione del presidente dell’Agenzia Giorgio Saccoccia, il Commissario Generale per Expo Paolo Glisenti, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Spazio Bruno Tabacci e, collegata da Houston, l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Samantha Cristoforetti.
Lo spazio sarà un tema centrale nel semestre espositivo al via il primo ottobre e, in particolare, nella relativa settimana tematica in programma dal 17 al 23 ottobre. “In quel periodo le cronache internazionali saranno piene delle avventure spaziali delle sonde su Luna e Marte: noi vogliamo parlare di come questo sistema produce ricadute di tipo economico e sociale sulla Terra, ancora più importanti nel post-Covid”, afferma Glisenti. Sarà inoltre un’occasione “per dimostrare e riaffermare la leadership dell’Italia, che è la sesta potenza spaziale al mondo”.
L’ASI, spiega il presidente Saccoccia, “farà quello che è nel suo Dna, cioè unire gli strumenti e gli operatori del settore perché possano comunicare al meglio quello che possono offrire al mondo”. Particolare attenzione sarà data alle capacità di monitoraggio nazionale sul Pianeta grazie alla costellazione satellitare COSMO-SkyMed e al satellite nazionale iperspettrale PRISMA.
Inoltre i visitatori del padiglione potranno osservare da vicino esempi concreti della tecnologia spaziale ‘made in Italy’, come la trivella robotica della missione ESA ExoMars2022, che cercherà tracce di vita su Marte, e l’orologio atomico all’idrogeno, cuore del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo. “Ci aspettiamo un ritorno enorme – continua Saccoccia – perché lo spazio si nutre di internazionalizzazione e l’Expo avrà un effetto moltiplicatore nel pubblicizzare le nostre attività”.
A Dubai non ci saranno solo le grandi imprese aerospaziali come Leonardo e Avio, precisa Glisenti, “ma tutta la filiera, compresi enti di ricerca, università, startup, piccole e medie imprese innovative di diverse Regioni. La loro partecipazione sarà un modo per attirare investimenti e risorse professionali, anche a livello territoriale”. Il protocollo d’intesa prevede iniziative durante il semestre espositivo e la partecipazione dell’ASI anche con la presenza di giovani ricercatori a eventi internazionali organizzati da Expo Dubai e dai Paesi partecipanti. Il Padiglione Italia sarà un hub di condivisione della conoscenza che promuoverà modelli formativi innovativi, anche mediante iniziative congiunte con Università e Scuole di Alta Formazione che offrono master nel settore spaziale.
“Un tema fondamentale di Expo sarà la formazione del capitale umano, fortemente richiesta nel comparto spaziale”, sottolinea Glisenti. “Aumentando la multidisciplinarietà delle professionalità coinvolte, dall’intelligenza artificiale al design, crescerà la domanda di competenze femminili, un elemento strategico che sarà messo in luce a Dubai”.