Dopo l’uscita dell’Omni-Glide, il suo più piccolo (ed economico) aspirapolvere senza filo, per Dyson è arrivato il momento di rimettere mano anche alla parte alta del catalogo. L’occasione arriva con il lancio di questo Dyson V15 Detect, un prodotto appena commercializzato in Italia al prezzo di 699 euro e che riprende i – tratti estetici e funzionali – del precedente modello, ma con tre sostanziali differenze: la nuova spazzola “morbida” con laser integrato, il sensore piezoelettrico e il sistema anti-groviglio per le spazzole motorizzate.
INDICE
DESIGN: TUTTO SECONDO I CANONI
Stilisticamente parlando, il nuovo Dyson V15 Detect è simile in tutto e per tutto ai recenti modelli della casa. Il corpo riprende le linee massicce e bombate del vecchio V11 (in tutte le sue declinazioni) con filtro, motore e contenitore in linea, “grilletto” per l’accensione e batteria rimovibile nella parte bassa del manico.
Confermatissimo anche l’ottimo display LCD circolare che mostra tutte le informazioni di servizio: autonomia residua, in primis, ma anche modalità di aspirazione (Eco, Auto, Boost) e le eventuali indicazioni sui malfunzionamenti. A ciò si aggiunge la statistica sulle dimensioni delle particelle aspirate, una novità che – come vedremo – si deve all’innesto del sensore piezometrico.
Il peso complessivo supera i 2kg (solo corpo principale), che diventano 3 aggiungendo il tubo (non retraibile) e la spazzola High Torque, una stazza non indifferente, soprattutto quando si tratta di effettuare sessioni prolungate di pulizia, ma che ha la sua ragion d’essere nella presenza di un motore con 14 cicloni concentrici (240 WA la potenza massima dichiarata) e nel gigantesco contenitore raccogli-polvere da quasi 0.8 litri.
Caratteristiche tecniche
- Peso: 3kg
- Dimensioni: 126x27x25cm
- 14 cicloni concentrici
- Volume contenitore: 0,8 litri
- Display LCD
- Misuratore delle particelle di polvere
- Motore Dyson Hyperdymium a 125.000 rpm
- Tecnologia Root Cyclone
- Tecnologia Dyson DLS
- Tempo di ricarica: 4,5 ore
- Autonomia massima: 60 minuti
- Spazzole: Laser Slim Fluffy, High Torque, Mini Turbo, Multifunzione, Mini spazzola dedicata, Sportco difficile, Adattatore angoli nascosti, Bocchetta a lancia
FUNZIONALITÀ: PERCHÈ IL LASER NON È UNA CATTIVA IDEA
Ma veniamo alla grande novità di questo V15 Detect, il laser. Si tratta di un componente integrato all’interno di una delle spazzole del nuovo Dyson, la cosiddetta Slim Fluffy, unità che a dire il vero era già presente sui precedenti modelli della casa ma che su questo V15 è stata completamente riprogettata: più compatta, più agile per gli spostamenti intorno ai mobili e – appunto – ora dotata di una luce laser sull’angolo destro del profilo.
Già ma a cosa serve il laser? Verrebbe da pensare alla classica trovata un po’ scenografica, all’effetto speciale usato per ravvivare una proposta troppo uguale a se stessa da almeno due anni a questa parte. La verità è però un’altra e bastano poche passate per capirlo: avere una luce (verde) radente che ci illumina la “strada” torna spesso utile, soprattutto quando si lavora negli angoli nascosti, sotto i mobili, ad esempio, sotto i divani, dietro le tende.
È qualcosa che rende la pulizia più semplice, non necessariamente più entusiasmante, sicuramente più chirurgica. Lo si capisce meglio disattivando il laser attraverso l’apposito selettore sulla parte superiore della spazzola: la situazione torna ad appiattirsi, sembra quasi di pulire alla cieca, tutte quelle sporcizie occulte – perlopiù polveri fini, capelli, microparticelle – che con il laser sembravano stagliarsi nettamente davanti ai nostri occhi tornano a mimetizzarsi col pavimento.
Insomma siamo di fronte a quell’esperimento di cui nessuno probabilmente sentiva il bisogno ma che forse, d’ora in poi, desidereremo su tutti i nuovi aspirapolvere senza filo. Dispiace quasi che Dyson abbia deciso di inserirlo solo su un’unica spazzola lasciando tutte le altre – a cominciare dalla sua unità più pregiata, la cosiddetta High Torque – al buio.
In compenso, sulle spazzole motorizzate (come la già citata High Torque e la Mini turbo), registriamo l’innesto di un nuovo sistema anti-groviglio, una sorta di pettine dentato che raschia automaticamente i capelli e tutti i fari filamenti che si attorcigliano lungo le setole delle spazzole spingendoli dentro il contenitore di raccolta. Una buona notizia, soprattutto a livello di manutenzione.
UN PIEZO PER ANALIZZARE LE POLVERI RACCOLTE
L’altra grande novità del Dyson V15 Detect è rappresentata dal sensore piezoelettrico, un componente che Dyson ha inserito all’interno del corpo macchina per stimare la dimensione delle particelle di polvere in entrata. Il risultato di questa analisi “granulometerica” viene riportato direttamente sul display LCD con un grafico a istogrammi che forse farà felici i classificatori seriali delle micropolveri, che da oggi potranno avere sempre sott’occhio (e in tempo reale) il grafico dello sporco raccolto in base a quattro classi di grandezza: >10µm, >60µm, >180µm, >500µm.
Va detto che al di là del dato statistico (forse un po’ fine a se stesso) il sensore piezoelettrico è utile soprattutto per controllare in modo dinamico il motore Hyperdymium del Dyson V15. In pratica: quando il piezo rileva elevate quantità di polvere, aumenta automaticamente la potenza per migliorare l’efficienza di pulizia.
La funzione, che si attiva solo in modalità Auto, ricorda per certi versi quella presente sulla spazzola High Torque (confermata anche su questo modello): se in quel caso è la spazzola a dialogare con il motore nel momento in cui rileva una superficie diversa che necessità di una spinta extra a livello di potenza (è il caso dei tappeti), qui invece l’input arriva invece dall’analisi dello sporco in entrata in tempo reale.
POTENZA, RUMOROSITÀ E AUTONOMIA
Passate in rassegna le principali novità rispetto al passato, ci si chiede: come si comporta questo Dyson V15 Detect nella routine quotidiana? Molto bene, sia a livello di potenza che di autonomia. I 240 AW messi a disposizione da Dyson per il suo ultimogenito si fanno sentire, e senza ripercussioni negative a livello di autonomia, né di rumorosità.
La batteria (rimovibile) è in grado di garantire circa 45 minuti di piena autonomia in modalità Auto, ma chi volesse spingersi oltre può lavorare in modalità risparmio energetico (Eco) per arrivare a quasi un’ora di operatività. La presenza del laser sulla spazzola Slim Fluffy non influisce negativamente sui consumi. Sicuramente più impattante l’intervento del regolazione dinamica di potenza attuata dal piezoelettrico: quando si attiva il boost, l’autonomia scende più rapidamente.
Buone notizie anche a livello acustico. In modalità auto abbiamo registrato circa 76 dB di rumorosità (fonometro a mezzo metro di distanza), circa 2dB in meno rispetto al V11. Un risultato inatteso, tenuto conto dell’upgrade di potenza.
FRA GLI ACCESSORI UN COLLO SNODABILE PER GLI ANFRATTI
Il nuovo Dyson V15 Detect arriva con 8 spazzole in dotazione, fra cui la già citata Slim Fluffy con luce laser e le due spazzole motorizzate (High Torque e Mini Turbo) con sistema anti-groviglio per la pulizia automatica da capelli e peli di animale.
Oltre alle spazzole va sottolineata la presenza in confezione di un Adattatore per angoli nascosti – utile, anzi indispensabile, quando si tratta di infilarsi sotto mobili e divani – e lo stand basculante per appendere l’aspirapolvere a parete.
Assente invece la seconda batteria (acquistabile separatamente) e la spazzola lavapavimenti, un accessorio, quest’ultimo, offerto da alcuni modelli della concorrenza ma che Dyson non ha mai preso in considerazione.
CONCLUSIONI
Ormai lo abbiamo capito: quella di Dyson contro la polvere è un’autentica battaglia da combattere con tutte le armi. Non bastava la forma massiccia simile a quella di un bazooka con tanto di grilletto, ora c’è anche il laser ad alzare il livello di agonismo. Ma ce n’era davvero bisogno? Forse no, ma dopo qualche giorno di utilizzo possiamo dire che non si tratta di fumo negli occhi, bensì di una risorsa che si farà apprezzare da tutti coloro che vogliono vederci chiaro quando si tratta di lavorare negli angoli e negli spazi più angusti, laddove le polveri giocano un po’ a nascondino.
Laser a parte, Dyson si conferma ancora una volta regina mercato: la potenza di aspirazione, l’autonomia e gli automatismi per la regolazione dinamica del motore – da sottolineare, oltre alla tecnologia DNS della spazzola High Torque, il nuovo sistema dinamico basato sulla misura in tempo reale delle polveri – fanno di questo V15 Detect un vero top di gamma. A un prezzo che non è certo per tutti (699 euro) ma comunque allineato al resto della concorrenza.
L’unico vero appunto che ci sentiamo di muovere è il peso non indifferente che rende questo prodotto non agile da manovrare. Una pecca che Dyson ha voluto colmare con l’uscita del nuovo Omni-Glide, un prodotto più leggero, più economico, ma adatto perlopiù ad ambienti di piccole dimensioni.
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