Tamagotchi Smart debutta a 25 anni di distanza dall’originale.
Se avete qualche anno sulle spalle, forse ricorderete i Tamagotchi, di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario.
Era degli “animali domestici” virtuali, racchiusi all’interno di un piccolo dispositivo poco più grande di un portachiavi: bisognava ricordarsi di accudirli, nutrirli e coccolarli; in caso contrario, potevano deperire e persino morire.
Ora i Tamagotchi si preparano a tornare e, ovviamente, lo fanno in versione aggiornata per il 2021, ossia finendo per assomigliare a uno smartwatch con 30 ore di autonomia: prenderanno il nome di Tamagotchi Smart.
Il nuovo Tamagotchi si porta infatti sul polso e supporta sia i controlli touch che i comandi vocali, seppure con qualche limitazione: le FAQ in giapponese relative al prodotto spiegano che in realtà l’apparecchio non riconosce specifici comandi, ma reagisce semplicemente al suono.
La voce può quindi essere usata per svegliare il Tamagotchi, ma non è possibile adoperarla per compiere operazioni più elaborate (come nutrirlo, per esempio); il tocco, invece, come si può immaginare si può adoperare sia il risveglio che per accarezzare la “creatura”.
Bandai Namco ha fatto sapere che, rispetto ai Tamagotchi originali, la versione Smart offrirà una gamma più ampia di “animali domestici” e la possibilità di acquistare separatamente le TamaSma Cards, che conterranno la possibilità di dotare il Tamagotchi di oggetti esclusivi e di aggiungere nuovi personaggi.
I Tamagotchi Smart saranno inizialmente disponibile in Giappone, a partire dal mese di novembre, nei colori pastello rosa e blu. Il prezzo di lancio è fissato a 6.380 yen (quasi 50 euro), mentre ogni TamaSma Card costerà 1.000 yen (poco più di 7,5 euro).
Qui sotto, il video di lancio.
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