Era una buona idea, ma non è mai stata sfruttata a dovere.
Non era affatto una brutta idea la Touch Bar introdotta da Apple sui MacBook Pro quasi cinque anni fa.
In luogo della solita riga di “tasti funzione”, i MacBook Pro iniziarono a montare un touchscreen completamente configurabile: in questo modo poteva adattarsi alle necessità di ogni applicazione offrendo i comandi più utili e, nelle pause, consentire di giocare a Doom.
Perché ciò funzionasse e affinché la Touch Bar potesse esprimere tutte le proprie potenzialità, però, era necessario il supporto degli sviluppatori e, a cinque anni di distanza, si può dire che tale supporto è stato quantomeno incostante.
Così, come sostengono gli analisti di Display Supply Chain Consultants, la prossima generazione di MacBook Pro – il cui debutto è atteso per il prossimo mese di settembre – manderà in pensione la Touch Bar e ripristinerà i tasti funzione, più tradizionali e meno complicati da gestire da parte degli sviluppatori dei vari software.