Forse non tutti conoscono OpenSea: si tratta di uno dei marketplace più importanti al mondo nel campo dei non fungible token (NFT), fresco di un finanziamento di 100 milioni di dollari che l’ha portato ad essere valutato addirittura 1,5 miliardi di dollari. Ebbene, non poteva mancare uno scandalo in questo giovane – e florido – settore, che riguarda direttamente proprio la piattaforma guidata dal CEO Devin Finzer.
Chiariamo subito le cose: OpenSea è parte lesa, e non ha alcuna responsabilità di quanto accaduto. Un suo dirigente è infatti andato ben oltre il lecito, scambiando anzitempo e a titolo personale NFT prima che questi venissero pubblicizzati e promossi sulla home page del sito. In pratica, il dipendente utilizzava crypto wallet segreti per acquistare gli NFT prima della loro messa ufficiale sul mercato, rivendendoli poi a un prezzo superiore.
“Abbiamo appreso che uno dei nostri dipendenti ha acquistato articoli che sapeva che sarebbero stati messi in vendita sulla nostra home page, prima che venissero mostrati pubblicamente“. Così inizia il post sul blog aziendale, scritto da un CEO Devin Finzer amareggiato per quanto successo e che subito prende le distanze dal dipendente (ex, verrebbe da supporre). L’episodio è sotto indagine. OpenSea ricorda poi che:
- i membri del team non possono acquistare né vendere dalle collezioni o dai creator finché gli NFT sono presentati sulla home page
- i dipendenti non possono in alcun modo utilizzare informazioni riservate aziendali per acquistare o vendere NFT che siano proposti o meno sulla piattaforma di OpenSea
Credits immagine d’apertura: OpenSea.io