(ANSA) – ROMA, 25 SET – Cala ancora, per l’undicesimo anno
consecutivo, la libertà di Internet nel mondo. Maglia nera alla
Cina, i peggiormaneti maggiori nel Myanmar, ma diminuisce anche
il punteggio degli Stati Uniti per il quinto anno consecutivo.
L’Italia è nel complesso libera. Ad affermarlo è il rapporto
annuale del think thank Freedom House, l’organizzazione non
governativa internazionale che conduce attività di ricerca e
sensibilizzazione su democrazia, libertà politiche e diritti
umani. Ha preso in esame 70 nazioni, valutate su 21 diversi
indicatori come gli ostacoli all’accesso alla rete, limiti nei
contenuti che è possibile pubblicare, la violazione dei diritti
degli utenti.
Il report, in particolare, evidenzia che nell’ultimo anno in
48 nazioni su 70 analizzate – pari all’88% degli utilizzatori
globali – sono state predisposte nuove norme per le aziende
tecnologiche in materia di contenuti, dati e concorrenza. “Con
poche eccezioni positive – spiega l’organizzazione – la spinta a
regolamentare l’industria tecnologica che deriva in alcuni casi
da problemi reali come le molestie online e le pratiche
manipolative del mercato, viene sfruttata per soffocare la
libertà di espressione e ottenere un maggiore accesso ai dati
privati. Le vittime sono gli utenti”. (ANSA).