L’hanno chiamato The Lonesome Crouching Nude ed è un dipinto di Pablo Picasso, realizzato durante il così detto Periodo Blu, che Oxia Palus, azienda specializzata nell’utilizzo della tecnologia per recuperare opere d’arte perdute, è riuscita a ricostruire e che era nascosto dietro a un altro quadro dell’autore spagnolo, Il Pasto Cieco. Il nuovo disegno era già stato parzialmente svelato attraverso l’uso di raggi X ma l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale ha permesso di poterlo ammirare in maniera più coerente a come era stato pensato.
Il lavoro si è svolto partendo dalle immagini a raggi X, quindi Oxia Palus ha programmato l’intelligenza artificiale in modo che completasse il dipinto con le pennellate tipiche di Picasso, imitandone lo stile. Il risultato, che non includeva solo la colorazione del quadro ma anche lo spessore e le irregolarità della pittura, è poi stato stampato in 3D.
George Cann, co-fondatore di Oxia Paul, ha contestualizzato alla CNN la genesi dell’opera e il lavoro che è stato fatto. “Al tempo, Picasso era povero e i materiali che utilizzava piuttosto costosi, quindi è probabile che abbia dovuto scegliere di dipingere sopra a The Lonesome Crouching Nude“.
Il risultato è stato anche analizzato da Ty Murphy, specialista di Picasso che lavora per un’azienda, Domos Art Advisors, che si occupa di analizzare e valutare le opere d’arte, che ha spiegato alla testata americana che quanto prodotto dall’intelligenza artificiale sembra effettivamente a prima vista un quadro dell’artista ma che, ad un’analisi più approfondita, un esperto sarebbe effettivamente in grado di scorgere diverse differenze. Allo stesso tempo Murphy si è detto fiducioso sugli sviluppi che, unendo IA e stampa in 3D, avverranno nei prossimi anni. Spingendosi poi a difendere il tema dell’utilizzo del machine learning, dibattuto nel campo degli esperti d’arte, per riportare in vita opere perdute.
Il dipinto The Lonesome Crouching Nude resterà in esposizione fino a domenica alla Deeep: AI Art Fair di Londra, una mostra che è stata pensata per dare visibilità agli ultimi sviluppi che uniscono il mondo dell’arte a quello della tecnologia, da esperimenti come quello descritto qui sopra fino agli NFT.