Per rendere evidente il legame con il motore di ricerca, ovviamente.
L’era di Steve Ballmer, succeduto a Bill Gates nel ruolo di CEO di Microsoft, in generale non è ricordata con troppo affetto: anche i più accaniti fan del gigante di Redmond, davanti a prodotti come Windows 8, alle politiche spesso discutibili verso i concorrenti e ai fallimenti come i Windows Phone, ammettono che il passaggio di testimone a Satya Nadella sia stato positivo per l’azienda, sia in termini di qualità dei prodotti che in termini di immagine.
L’eredità di Steve Ballmer sarebbe però potuta anche essere, se non peggiore, almeno più imbarazzante. Per esempio, scopriamo ora che negli ultimi tempi del suo regno Ballmer aveva delle riserve verso l’intelligenza artificiale Cortana, che si preparava a fare il debutto su Windows Phone 8.1; non per quanto riguarda le funzionalità, ma per il nome.
L’ex dirigente di Microsoft Sandeep Paruchuri ha infatti rivelato in un’intervista che la scelta di Cortana – nome derivato da uno dei personaggi della serie di videogiochi Halo e peraltro inteso per essere usato solo come nome in codice per lo sviluppo, mentre quello pubblico sarebbe dovuto essere Alyx – è stata combattuta dal CEO in persona.
Ballmer, che ancora credeva nel successo del motore di ricerca Bing, pretendeva che l’assistente vocale di Microsoft si chiamasse Bingo, proprio per sottolineare la complementarietà tra i due servizi. Poiché il CEO aveva l’ultima parola anche su queste questioni, c’era il rischio che Bingo venisse adottato per davvero.
Fortunatamente per l’assistente vocale, Ballmer aveva ormai già un piede fuori dalla porta. Il team di sviluppo decise quindi di tenere un basso profilo e di rimandare la scelta definitiva del nome a un momento successivo alla nomina del nuovo CEO.
Quando poi si fece largo in Rete l’indiscrezione che tra i nomi presi in considerazione per la rivale di Siri c’era Cortana, e che perciò i fan di Halo erano andati in visibilio, proprio quello fu il nome proposto a Satya Nadella, il quale semplicemente lo accettò.
I giorni di gloria di Cortana sono ormai lontani e anche Microsoft non sembra più credere molto nelle sue potenzialità ma, se proprio deve cadere nell’oblio, almeno può farlo senza dover anche sopportare un nome imbarazzante.