Tra parassiti e ragni velenosi c’è poco da stare sereni. Ma un parassita che ha la particolare attitudine di infettare e uccidere le tarantole, come quello appena scoperto dai ricercatori dell’Università della California a Riverside, tende a starci più simpatico della media. Specie se gli scienziati, che hanno pubblicato la loro scoperta sul Journal of Parasitology (trovate il paper al link in FONTE), scelgono per lui un nome in onore dell’attore americano Jeff Daniels, un protagonista del film cult Aracnofobia uscito nelle sale cinematografiche più di trent’anni fa, nel lontano 1990.
Nello specifico, il nome scientifico di questa nuova specie di nematodi è Tarantobelus jeffdanielsi. I nematodi sono anche detti vermi cilindrici per via della forma del loro corpo a sezione trasversale circolare che differisce da quello del platelminti, o vermi piatti, che invece sono caratterizzati da uno schiacciamento dorso-ventrale.
I Tarantobelus jeffdanielsi sono ermafroditi autofecondanti, e un singolo esemplare può arrivare nell’arco della sua esistenza (che in condizioni di laboratorio arriva a circa 11 giorni, ma cambia quando infetta un ospite) a mettere al mondo ben 160 parassiti. La specificità di questo nematode sta, come anticipato, nella sua capacità di infettare le tarantole (collocandosi nell’area della bocca), che di riflesso assumono comportamento anomali e cominciano a muoversi “in punta di piedi” e a rifiutare il cibo, trovandosi anche con le zanne incapaci di funzionare. Le tarantole infettate da questi parassiti killer tendono perciò a morire di fame.
Rispetto alle scene di azione particolarmente concitate di Aracnofobia, e a come il personaggio interpretato da Jeff Daniels nel film annienta la minaccia dei ragni velenosi che avevano nidificato nel suo granaio, un approccio decisamente più lento e sadico e meno spettacolare. Se solo a pensare a un ragno vi vengono i brividi, comunque, potete provare ad affrontare la vostra paura con l’app Phobys, che vi fa prendere confidenza con tutte quelle zampette. Per tacere degli occhi. Tutti quegli occhi.