Questo articolo è stato posticipato solo per aspettare “sua maestà” GeForce RTX 3090 Ti, l’ultima top di gamma NVIDIA annunciata al CES 2022 che, a differenza della sorella entry-level GeForce RTX 3050, ad oggi non è ancora disponibile sul mercato. Fatta questa piccola ma doverosa premessa, il dato certo è che l’evento di Las Vegas ha visto l’azienda californiana completare finalmente la gamma desktop GeForce RTX 30 “Ampere” svelata ormai un anno e mezzo fa: probabilmente la serie di schede grafiche consumer più riuscite e allo stesso tempo chiaccherate (a dir poco) della storia.
Cercare di fare il punto sulla serie NVIDIA GeForce RTX 30, in un momento così delicato per quanto riguarda la situazione disponibilità/prezzi, non è semplice e sappiamo che potremmo incontrare diverse “resistenze”. Capiamo bene il punto di vista di alcuni utenti che, da tempo, pazientano per mettere le mani su una di queste schede o, in alternativa, attendono che i prezzi tornino a livelli ragionevoli per effetturare un upgrade. Appurato questo però – e sinceramente per evitare di riaprire un discorso trito e ritrito – il nostro punto di vista deve rimanere per quanto possibile ancorato all’aspetto tecnico-innovativo, sicuramente uno dei meriti che vanno riconosciuti a NVIDIA quando parliamo dell’introduzione dell’architettura GPU Ampere.
La scelta di una scheda grafica piuttosto che un’altra è, come potete immaginare, molto soggettiva; gli elementi da tenere in considerazione sono diversi e non si possono mai ricreare tutti gli scenari possibili. Per questo motivo, come al solito senza alcuna pretesa, cercheremo di “rivedere” i vari modelli della gamma GeForce RTX 30 e, alla fine, identificare quelle opzioni che a nostro avviso possono essere dei riferimenti per chi ha necessità di acquistare una scheda grafica ora o nelle prossime settimane. Dal contesto non possiamo escludere del tutto i dati relativi agli attuali prezzi di listino; questi ultimi vanno presi giustamente in considerazione, ma la nostra analisi va vista più che altro nell’ottica “fascia di mercato” che “fascia di prezzo”, diversamente tutto il discorso crolla in poco tempo. Altro elemento che non può essere omesso è sicuramente la prossima generazione di GPU Ada Lovelace, per intenderci la nuova architettura che sarà alla base delle GeForce RTX 4000.
Visti gli attuali prezzi, in molti potrebbero obiettare sull’acquisto di una GeForce RTX 30 in questo momento (ma anche di una Radeon RX 6000 per essere chiari); alcuni potrebbero suggerire di attendere, ma ricordiamo che, almeno allo stato attuale, le GeForce RTX di nuova generazione sono previste al debutto solo per fine anno e il rischio di attendere ancora sette/otto mesi per poi ritrovarsi al punto di partenza è concreto (improponibile per chi deve materialmente acquistare una scheda per lavoro o altre necessità). I produttori e gli esperti di mercato (non tutti) rassicurano che per fine anno disponibilità e prezzi miglioreranno, ma ribadiamo ancora una volta che quando siamo “costretti” a comprare, l’unica cosa da fare è guardare a cosa offre il mercato in quel preciso momento e scegliere la migliore opzione per noi.
GEFORCE RTX 30 – LA FORZA DI AMPERE E LE TECNOLOGIE NVIDIA
“Il più grande salto generazionale di sempre“. Con queste parole esordì il CEO NVIDIA, Jensen Huang, quando dalla sua cucina tolse i veli alle prime GeForce RTX 3000 (RTX 3090, RTX 3080 e 3070 per la precisione); dopo i molti test e recensioni possiamo dire che non aveva torto, l’architettura Ampere in coppia col nodo produttivo Samsung a 8nm ha funzionato bene e il salto prestazionale rispetto alla serie GeForce RTX 20 è stato abissale, così ampio da scatenare “qualche reazione” nei possessori dei modelli flagship di precedente generazione (vedi GeForce RTX 2080 Ti ad esempio).
Nel frattempo sono anche arrivate le Radeon RX 6000 di AMD, molto valide prestazionalmente ma ancora non ai livelli di NVIDIA quando parliamo di supporto hardware per il ray-tracing che, come più volte discusso, sulle GeForce RTX 30 può contare sulla seconda generazione di RT Core, oltre ai Tensor Core di terza generazione (per il DLSS). Queste peculiarità hardware si sposano alla perfezione con l’ecosistema software NVIDIA e di fatto riescono a fare la differenza quando parliamo di un’esperienza di gioco completa e soddisfacente in tutte le sue sfaccettature.
NVIDIA Ampere – nella sua variante più potente (GA102) – è un chip da 28 miliardi di transistor a dir poco imponente: la GeForce RTX 3090 offre 10.496 Cuda Core, 82 RT Core, 328 Tensor Core e 24GB GDDR6X/384 bit, specifiche notevoli che presto verranno migliorate dalla variante RTX 3090 Ti (rispettivamente con 10.752/84/336). Ricordiamo che la top di gamma RTX 20, la tanto acclamata GeForce RTX 2080 Ti, si fermava a 4.352 Cuda Core, praticamente con una potenza di calcolo inferiore alla medio-gamma GeForce RTX 3060 Ti.
Prestazioni in molti casi raddoppiate, unite a un’efficienza migliorata sino a 1,9 volte, hanno permesso a NVIDIA di garantire agli utenti un netto balzo in avanti in ambito PC gaming, offrendo al contempo una gamma abbastanza articolata che può accontentare l’utente senza particolari pretese, ma anche i gamer competitivi, gli appassionati di fascia enthusiast e, non per ultimi, prosumer e creator. Viste le premesse, l’arrivo di NVIDIA Ada Lovelace lascia presagire uno scenario simile, ma ribadiamo che mancano diversi mesi al lancio e in questo momento queste schede non sono state presentate.
GEFORCE RTX 3050 – L’ULTIMA ARRIVATA
La NVIDIA GeForce RTX 3050, annunciata solo la scorsa settimana, è l’ultima arrivata nella famiglia NVIDIA RTX 30 e va a chiudere l’offerta del produttore in quella che possiamo definire “fascia bassa”, o meglio, la proposta più economica della serie NVIDIA con GPU Ampere e supporto RTX. Queste ultime caratteristiche vanno sottolineate in quanto incidono sul prezzo finale del prodotto; dai commenti dei nostri lettori abbiamo rilevato che qualcuno si aspettava un MSRP più basso, ma secondo noi le tecnologie implementate (RTX e DLSS in primis) valgono quell’ incremento di prezzo rispetto alla precedente generazione – a parità di fascia – che di fatto lasciava l’utente fuori dall’ecosistema di giochi che sfruttano il ray-tracing.
GeForce RTX 3050 (MSRP 249 dollari) offre una GPU da 2.560 Cuda Core, 8GB di VRAM GDDR6 ed è accreditata di una potenza di calcolo pari a 9 TFLOPS (FP32); gli RT Core sono solo 20 – troppo pochi per giocare con il ray-tracing a risoluzione nativa – ma fortunatamente ci vengono in aiuto i Tensor Core e il DLSS che, dati alla mano, permettono a questa scheda di garantire i canonici 60 FPS in FHD anche con ray-tracing attivo.
In linea di massima questa scheda è consigliata per il gaming in FHD a dettagli alti e un frame-rate “decente”, se avete un monitor FHD ad alto refresh-rate dovrete per forza scendere a dettagli medi; rinunciado a qualche dettaglio inoltre si possono gestire anche diversi titoli in QHD (sempre senza ray-tracing).
GEFORCE RTX 3060 E LA SCOMODA GEFORCE RTX 3060 TI
La GeForce RTX 3060 12GB, sul mercato ormai da circa un anno, è stata un’altra scheda penalizzata dalla crisi dei chip che ha investito il mercato e che, come più volte ribadito, ha portato a un aumento spropositato dei prezzi. Questo modello (MSRP 329 dollari), dotato di una GPU da 3.584 Cuda Core e 12GB di memoria, ha trovato una degna avversaria nella Radeon RX 6600 XT di AMD, ma rispetto a questa rimane sempre avvantaggiata dalla possibilità di sfruttare 28 RT Core e 112 Tensor Core, come del resto hanno dimostrato i test sul campo.
Probabilmente i 12GB di memoria della GeForce RTX 3060 non fanno la differenza in questa fascia di mercato, mentre è chiaro che l’obiettivo dell’azienda è quello di offrire il “punto d’ingresso” per il gaming 1080P a 100FPS (ALTO ovviamente); il ray-tracing in FHD è ampiamente gestibile con il DLSS, ma in caso contrario – al pari della RTX 3050 – non aspettatevi miracoli.
Con la GeForce RTX 3060 Ti invece saliamo nettamente di livello, tanto che riteniamo questa variante una delle più valide di tutta la linea GeForce RTX 30. Presentata a tre mesi di distanza dalle sorelle maggiori (dicembre 2020), la GeForce RTX 3060 Ti (MSRP 399 dollari) aveva tutte le carte in regola per diventare un best-buy, ma ancora una volta la situazione del mercato ha fatto sfumare questa possibilità.
Problematiche a parte, in linea di massima abbiamo notato che la disponibilità e la visibilità di questa scheda sono state molto limitate, inferiori alla media se così vogliamo metterla. La GeForce RTX 3060 Ti poteva, a nostro avviso, cannibalizzare la fascia medio/alta, anche a discapito della GeForce RTX 3070; ricordiamo che con 399 dollari (non “reali”, lo sappiamo) ci veniva offerta una scheda più potente della GeForce RTX 2080 SUPER – vicina alla mostruosa RTX 2080 Ti, seppur con meno VRAM – equipaggiata con 4.864 Cuda Core e 38 RT Core.
Molto valida anche nei giochi più recenti, la GeForce RTX 3060 Ti è consigliata per il gaming in FHD ad alto refresh-rate o, in alternativa, al QHD sempre con qualità ALTA. Gli 8GB di memoria purtroppo limitano se saliamo di risoluzione, ma anche in 4K possiamo prenderci qualche soddisfazione se troviamo i settaggi appropriati o se sfruttiamo il DLSS (dove supportato).
GEFORCE RTX 3070 E GEFORCE RTX 3070 TI
La linea GeForce x70 di NVIDIA rappresenta da sempre il punto di partenza per i gamer più esigenti e, in generale, per gli appassionati che cercano le massime prestazioni ma non possono puntare alla top di gamma per motivi di budget. Il salto offerto dalla serie Ampere ha amplificato se vogliamo questo aspetto e la GeForce RTX 3070 (MSRP 499) ha da subito mostrato ottime prestazioni. La scheda ci aveva particolarmente convinto nella nostra recensione, allineandosi in pratica alla GeForce RTX 2080 Ti ma con un prezzo dimezzato (immaginate di avere una futura GeForce RTX 4070 che vada nei giochi come un RTX 3090 Ti a 499-599 dollari).
Equipaggiata con 5.888 Cuda Core e 46 RT Core, abbinati a 8GB di VRAM (un po’ pochi), la GeForce RTX 3070 brilla nel gaming a 1440P e può dare ottime soddisfazioni anche nei titoli competitivi con monitor ad alto-refresh. Il gaming in 4K con dettagli alti è gestibile, mentre se pensiamo al ray-tracing a queste risoluzioni dobbiamo cercare sempre un compromesso con il DLSS.
Solitamente le varianti “Ti” di NVIDIA offrono un certo boost prestazionale rispetto ai modelli base; questo è vero anche per la GeForce RTX 3070 Ti che, allo stesso tempo, non fa gridare al miracolo in quanto l’MSRP sale di 100 dollari (599$) offrendo però un boost prestazionale medio del 9-10% in base al titolo. Aumentano i Cuda Core e migliora la memoria (GDDR6X invece che GDDR6) ma la differenza di prezzo (+20%) non la rende molto appetibile rispetto alla sorella minore. In sostanza, le prestazioni e le caratteristiche – soprattutto la VRAM – non sono così lontane dalla GeForce RTX 3070 da collocarla in una fascia di utenza diversa.
GEFORCE RTX 3080 10/12GB – GEFORCE RTX 3080 TI
Eccoci arrivati a quella che possiamo considerare la vera l’ammiraglia della serie RTX 30, la GeForce RTX 3080, recentemente aggiornata da NVIDIA con una variante dotata di 12GB di VRAM (ne abbbiamo parlato QUI). La prima GeForce RTX 3080, quella da 8.704 Cuda Core e 10GB di VRAM GDDR6X con MSRP 699 dollari, era stata annunciata come la scheda che avrebbe permesso il 4K con ray-tracing attivo e dettagli massimi, affermazione che si avvicina alla realtà ma che, all’atto pratico, si è concretizzata successivamente con la variante GeForce RTX 3080 Ti (quasi).
Avendola testata più volte e utilizzata molto spesso in gaming, possiamo dire senza dubbio che la GeForce RTX 3080 non teme alcun titolo e mostra i fianchi solo in poche circostanze, o meglio, quando ci si cimenta nel gaming 4K maxato con ray-tracing attivo sui giochi più impegnativi. Con un MSRP di 799 dollari, Il modello da 12GB – con 256 Cuda Core in più – sarebbe ovviamente da preferire (soprattutto pensando che c’è la Radeon RX 6800 XT da 16GB), una differenza di prezzo accettabile che però non si riflette in egual misura sui prezzi che troviamo attualmente sul mercato retail (finora non li avevamo presi in considerazione viste le cifre).
Un discorso analogo si può fare per la GeForce RTX 3080 Ti, nata sulla falsa riga della top di gamma GeForce RTX 3090 ma con la metà della memoria grafica (12GB vs 24GB). Facendo una breve ricerca sui motori di ricerca più affidabili, notiamo che attualmente la GeForce RTX 3080 Ti 12GB (MSRP 1.199 dollari) si trova alla stessa cifra della “nuova” GeForce RTX 3080 12GB. La cosa non sorprende visto che le schede sono molto simili, tuttavia, i 400 dollari che separano i due modelli nel listino NVIDIA al momento sembrano essere stati “annullati”, tanto da consigliare di puntare direttamente sulla GeForce RTX 3080 Ti (leggermente più prestante).
Oltre al gaming, la GeForce RTX 3080 Ti garantisce ottime soddisfazioni in ambito produttività; appoggiandosi in questo anche alla piattaforma NVIDIA Studio, questa GPU offre potenza bruta da una parte e un’ampia flessibilità dall’altra, qualità che fin dall’inizio non sono sfuggite a creator e professionisti.
GEFORCE RTX 3090 E L’ESAGERATA RTX 3090 TI
Siamo giunti alla vera top di gamma, la famigerata – a giusta ragione – GeForce RTX 3090. Un mostro di potenza e prestazioni, questa scheda è estrema in tutto, compreso il TDP (350W) e il prezzo di listino che la “collocava” a 1.499 dollari. Il divario di prezzo con la GeForce RTX 3080 è enorme, non giustificabile da quel 10-20% di prestazioni in più offerto, tanto da relegare questo modello in una fascia di mercato a parte (sostanzialmente occupato dalla NVIDIA Titan RTX).
I 10.496 Cuda Core (con 82 RT Core e 328 Tensor Core) e 24GB di memoria GDDR6X, rendono la GeForce RTX 3090 ideale per ambiti professionali (e non) diversi da quello ludico, mentre se parliamo di gaming non c’è titolo che possa impensierire questa GPU che, inutile dirlo, potrà sopravvivere ancora per diverse generazioni. Al momento siamo tutti in attesa di NVIDIA e della GeForce RTX 3090 Ti, un “refresh” che non stravolgerà le prestazioni e che sarà più in stile GeForce RTX 3070 Ti; la scheda, inizialmente attesa per fine gennaio, al momento non è ancora arrivata ma da quello che sappiamo dovrebbe debuttare a breve.
NVIDIA GeForce RTX 3090 Ti utilizzerà il chip Ampere GA102 nella sua variante più spinta (10.752 Cuda – 84 RT Core) e 24GB di memoria GDDR6X da 21Gbps, caratteristiche che garantiranno un incremento prestazionale del 10-15% rispetto alla GeForce RTX 3090; allo stesso tempo, l’azienda dovrebbe introdurre il nuovo connettore di alimentazione PCI-E 5.0 12pin, suggerendo che il TDP di questo modello sarà piuttosto alto (si vocifera 450W). Quanto al prezzo, visti i 1.499 dollari della RTX 3090, non ci aspettiamo niente al di sotto dei 1.799 dollari.
CONSIDERAZIONI SULLE MGLIORI GEFORCE RTX 30
In questo articolo sulla serie NVIDIA GeForce RTX 30, abbiamo ragionato quasi sempre come se i prezzi attuali siano in linea con quelli MSRP (o quasi), sappiamo che è non così ma per identificare al meglio le varie proposte NVIDIA, anche agli occhi di un novizio per esempio, non si poteva fare diversamente. Premesso che nessuno vieta di guardarci intorno e trovare altre alternative, magari la serie Radeon RX 6000, una GPU di generazione precedente o altro, la scelta di una scheda grafica della famiglia GeForce RTX 30 – così come qualsiasi altro componente del nostro PC – sarà condizionata come sempre dal budget a nostra disposizione e, di riflesso, dalla configurazione hardware che ci affiancheremo.
Ribadendo che ragioniamo sull’acquisto di una scheda grafica in questo momento – senza i se, i però o gli “apettiamo” del caso – avendo a disposizione un precisato budget, nell’offerta NVIDIA ci sono a nostro avviso dei punti fermi che possono guidare l’utente nella scelta della GPU più consona.
Per quanto riguarda la fascia bassa e medio-bassa, se il vostro obiettivo è quello di spendere il meno possibile, per giocare in FHD ad esempio, il nostro consiglio è di puntare sulla GeForce RTX 3050; attualmente il prezzo medio della RTX 3060 è circa 150 euro più elevato e lo scarto prestazionale non è tale da stravolgere le prestazioni nei giochi in questa fascia di utenza.
Per chi invece punta ad avere prestazioni più solide consigliamo la GeForce RTX 3060 Ti, buona per il FHD e il QHD con ottimi margini di miglioramento grazie al DLSS. Tra le altre cose – facendo sempre le nostre ricerche – notiamo che il prezzo di questa scheda è meno inflazionato rispetto ad altri modelli, risultando di fatto più appetibile. Se avete la possibilità economica e puntate al massimo, magari per assemblare un sistema gaming di fascia alta – con tanto di processore all’altezza – non ci sono dubbi: la migliore opzione rimane secondo noi la GeForce RTX 3080 10GB. Le varianti RTX 3080 12GB ed RTX 3080 Ti sono sicuramente molto valide e leggermente più prestanti, ma attualmente il divario di prezzo in rapporto all’incremento prestazionale offerto è troppo ampio (parliamo di circa 600-700 euro ai costi attuali).
Questi ovviamente sono solo dei suggerimenti, vista la situazione in cui versa il mercato è indubbio che “l’affare” possa capitare da un momento all’altro – magari su canali “alternativi” – in quel caso non state a pensarci troppo e se vi serve davvero una scheda grafica cercate di concretizzare l’acquisto.
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