Twitter ha comprato OpenBack con l’obiettivo di migliorare le notifiche push. La notizia è stata confermata, guarda caso su Twitter, dal responsabile della divisione consumer del social network Jay Sullivan. OpenBack è una società fondata a Dublino nel 2015 e che si specializza sulle notifiche dinamiche: in soldoni, cerca di capire i giusti contenuti da inviare all’utente e con le tempistiche appropriate per ognuno, e far sì che una notifica ricevuta non sia mai una seccatura ma qualcosa con cui si vuole davvero interagire.
In concreto i dipendenti di OpenBack diventeranno parte del product team interno noto come Bluebird, mentre le operazioni della vecchia società termineranno formalmente il 19 aprile. OpenBack era (tecnicamente lo è ancora, per qualche giorno, ma tanto vale iniziare ad adeguarsi) un software che gli sviluppatori potevano integrare nelle loro app mobile e che si occupava della gestione delle notifiche push. A differenza di molti altri SDK su questo argomento, OpenBack elaborava i dati esclusivamente in locale, senza fare ricorso a server esterni, a tutto vantaggio della privacy. Dice Sullivan:
L’acquisizione di OpenBack e del suo team di talenti permetterà a Twitter di migliorare la capacità di inviare le notifiche giuste al momento giusto, in un modo che mette la privacy degli utenti al primo posto.
Come accade quasi sempre in questi casi, nessuna delle parti ha svelato i dettagli economici della manovra. Vale la pena osservare che nel corso degli anni Twitter ha spesso fatto ricorso ad acquisizioni per migliorare e ampliare la propria piattaforma software. Solo negli ultimi mesi vale la pena citare Quill, una sorta di instant messenger orientato al mondo del lavoro simil-Slack, Sphere, un altro instant messenger specializzato nelle chat di gruppo, Revue, per la gestione delle newsletter, e Breaker, relativo al mondo dei podcast.