Impara osservando gli umani e sa adattarsi a scenari che cambiano: si chiama Tiago, un robot guidato da una nuova tipologia di Intelligenza Artificiale (IA) che punta a rendere le macchine più flessibili, esattamente come gli umani. A svilupparlo sono stati ricercatori dell’università di Tecnologia Chalmers in Svezia il cui lavoro pubblicato sulla piattaforma arXiv è stato presentato alla conferenza di robotica IROS 2021.
Quando gli umani devono affrontare un compito, lo possono svolgere in moltissimi modi differenti, ad esempio nel sistemare degli oggetti su un tavolo possiamo scegliere di usare una mano invece dell’altra, aggirare un ostacolo oppure muoverlo, muoverci rapidamente o lentamente, fare più operazioni contemporanee, etc. Un mare di variabili per noi insignificanti ma impossibili per una macchina che ha invece bisogno di istruzioni sempre ben determinate. Questo è proprio uno dei grandissimi limiti attuali della robotica che invece trova ottime applicazioni nello svolgimento di operazioni ripetitive, ad esempio in una catena di produzione.
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Per rendere le macchine più flessibili e simili agli umani i ricercatori svedesi hanno ora sviluppato dei nuovi algoritmi di Intelligenza artificiale capaci di imparare dalla semplice osservazione di quel che fanno gli umani e di adeguarsi alle situazioni. Il primo test è stato ha avuto come obiettivo imparare a impilare dei cubi: L’IA ha prima osservato 12 persone impegnate a sistemare cubi uno sull’altro e poi ha guidato il robot Tiago. Già dopo aver visto una sola persona il robot è riuscito nel compito con il 92% di successo, mentre non ha mai fallito dopo averle viste tutte e 12. Ovviamente impilare cubi è un compito ancora piuttosto semplice ma il nuovo approccio proposto potrebbe innovare molto i metodi di apprendimento usati finora per addestrare IA applicate alla robotica.