Nel corso degli ultimi anni stiamo assistendo a un consumo sempre più massiccio degli smartphone, indifferentemente da parte di tutte le età.
Questo porta ad usare il telefono in tutte le condizioni ed ambienti, anche quando teoricamente non si dovrebbe. È il caso ad esempio di chi si mette alla guida di un automobile (o, ancor peggio, di una moto) e, utilizzando il telefono, corre rischi davvero importanti per la propria incolumità.
Uno degli ultimi casi è rappresentato un cardiologo, morto a seguito di un incidente in modo, nonostante siano tutt’oggi da chiarire ancora le dinamiche dell’incidente in sè. A prendere parola a tal proposito è stato il comandante della polizia locale di Verona, Luigi Altamura, attivo sul campo da oltre 31 anni. Il comandante si è rivolto in particolare ai polici, chiedendo a gran voce una revisione dell’articolo 173, ovvero il codice della strada.
Ad oggi infatti è previsto il divieto, nei confronti del conducente, di far uso nel corso della marcia di apparecchi radiotelelefonici, andando a includere (da qualche anno a questa parte) anche smartphone, computer portatili, notebook, tablet e altri dispositivi similari. Non viene però prevista, nella modifica, la revoca immediata della patente al conducente colto in flagranza di reato, con un dispositivo in mano mentre guida.
Ad avvalorare la tesi del comandante di Verona si aggiungono i dati dell’Istat, secondo cui le fonti di distrazione ad oggi rappresentano uno dei principali pericoli per chi si mette quotidianamente alla guida, seguite dall’eccesso di velocità e le mancate precedenze.
La tecnologia a servizio della strada
Sempre secondo il comandante Altamura, bisognerebbe farsi aiutare anche dalla tecnologia, riuscendo così ad avere la possibilità, anche da remoto attraverso l’ausilio di specifiche telecamere, di stanare il colpevole alla guida, analogamente a quanto succede già in Francia. I pirati della strada, nonchè i conducenti ubriachi al volante stanno sensibilmente aumentando, e a confermarlo sono le statistiche Asaps che sono state recentemente pubblicate.
Inoltre non c’è ancora un decreto sulla possibilità d’uso del drogometro (per valutare in estemporanea l’uso di sostanze stupefacenti da parte del conducente alla guida), dal momento che è disponibile solo ed esclusivamente l’alcol test.
Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori provvedimenti e modifiche da parte del Parlamento, confidando che arriveranno nuovi aggiornamenti in tal senso nel corso dei prossimi mesi o anni, in modo da sensibilizzare maggiormente tutti sull’argomento e rendere conseguentemente più sicure le strade di tutto il paese.