Da qualche tempo a questa parte, il mercato dei notebook gaming in Italia ha visto l’ingresso di Medion tra i player del settore. Per chi non lo sapesse parliamo di una azienda tedesca che opera da ormai 40 anni e che, a partire dal 2011, vede come azionista di maggioranza nientemeno che Lenovo. Insomma, non sarà il produttore più noto ma non si tratta nemmeno dell’ultimo arrivato, le basi sono solide e alle spalle di questi notebook c’è quindi un’azienda con una certa esperienza.
Nelle ultime due settimane ho avuto la possibilità di provare uno dei notebook gaming di Medion, ovvero Erazer Major X10. Una soluzione sicuramente interessante per via di una caratteristica in particolare. Si tratta del primo prodotto dotato di GPU discreta Intel ARC a finire tra le nostre mani. Nel dettaglio parliamo di una piattaforma che integra una A730M, proposta di fascia medio-bassa che va a competere direttamente con i modelli RTX 3050 Ti e RTX 3060 di Nvidia. Ma andiamo con ordine e vi racconto tutto.
INDICE
ESTETICA E MATERIALI
Il fatto che, pur non essendo molto conosciuto in Italia, Medion rimanga un marchio che ha comunque alle spalle anni di esperienza ha sicuramente contribuito a fare sì che, sin dal primo impatto, questo Erazer Major X10 mi sia sembrato comunque un notebook ben fatto. La scocca è per la maggior parte realizzata in lega di alluminio, dettaglio che non contribuisce certo a renderlo una piuma ma che gli infonde maggiore stabilità e solidità. Giusto il pannello del display mi è parso un po’ troppo flessibile, ma certo non vi capiterà tanto spesso di andare a sollecitarlo per verificarne la rigidità.
Parliamo di un notebook da gaming e, come tale, è inevitabile avere a che fare con qualche LED RGB; ma qui, in tutta sincerità, non sono molti, e volendo possono anche essere disattivati. Le linee non sono poi certo quelle sobrie di un prodotto business: capiamo subito di essere di fronte a un notebook pensato per i videogiocatori, ma allo stesso tempo siamo lontani dalle soluzioni più “tamarre”. Insomma, in tutto e per tutto si tratta di una buona via di mezzo.
Aprendo il coperchio ci si trova davanti la tastiera, completa di tastierino numerico e dotata di tasti a isola ben spaziati tra loro. Non è una tastiera meccanica ma la corsa è abbastanza profonda è quindi il feedback che abbiamo quando si gioca è molto buono. Dall’altro lato, però, questa corsa cosi profonda rende le operazioni di scrittura un pochino più scomode. Alla lunga ci si abitua ma non è certo come scrivere con una tastiera pensata appositamente per questo scopo.
Il touchpad non ha caratteristiche di spicco. Le dimensioni sono abbastanza ridotte ma la precisione e la scorrevolezza sono buone. I tocchi vengono riconosciuti correttamente e le gesture di sistema sono supportate senza alcun problema. In generale parliamo di una soluzione buona per la navigazione e l’utilizzo di tutti i giorni ma certamente non per giocare. Per questo vi consiglio, ovviamente, un buon mouse o un classico controller compatibile con Windows.
Lungo il perimetro della scocca troviamo poi una serie di porte tutto sommato completa. Sul lato sinistro troviamo una USB-A 3.2 Gen2 e il jack audio combo da 3,5 mm, sul retro abbiamo una porta ethernet, una seconda USB.-A 3.1 Gen2, il connettore proprietario per la ricarica e una HDMI 2.0 standard. Per finire, sul lato destro abbiamo due USB-C 3.2 Gen2 entrambe con uscita video e una terza USB-A 3.2 Gen2. Insomma, c’è tutto quello che serve ma data la piattaforma totalmente Intel mi sarei aspettato almeno una USB-C con supporto Thunderbolt.
DISPLAY E AUDIO
Al centro di tutto troviamo poi un display da 16 pollici di diagonale con rapporto d’aspetto di 16:10 e risoluzione 2560×1600 pixel. Parliamo di un classico pannello IPS dotato di un refresh rate che può arrivare fino a 165 Hz, sempre molto apprezzato nel caso in cui si abba a che fare con soluzione pensate per i videogiocatori. Si tratta di uno schermo di buona qualità, caratterizzato da una luminanza massima che si aggira intorno ai 500 nit.
Il contrasto è poi di oltre 1200:1, sicuramente di ottimo livello considerando la natura del pannello, e allo stesso tempo abbiamo anche una copertura del gamut sRGB che arriva al 98%. Un display che fa quello che deve, specialmente quando parliamo di gaming e di riproduzione di contenuti multimediali. I difetti si limitano ad una uniformità non esattamente perfetta, specialmente lungo i bordi del pannello. È sicuramente un particolare da evidenziare, ma allo stesso tempo non è nulla di così impattante.
Non è per nulla male anche l’audio, specialmente se ci riferiamo all’ascolto di contenuti multimediali come video, film e serie TV. In generale la qualità del suono emesso dagli speaker è discreta e il volume è certamente elevato. Come per tutte le soluzioni di questo tipo ci vorrebbero un po’ di bassi in più, ma sappiamo bene che la dimensione degli speaker difficilmente permette di ottenere di meglio. Ci sono soluzioni migliori? Certamente sì, ma parliamo di prodotti ampiamente sopra i 2000 euro e, come vedremo più avanti, il prezzo di questo Major X10 è molto più basso.
Come per il trackpad, quindi, data anche la rumorosità delle ventole, durante le sessioni di gioco il consiglio è quello di dotarsi di un paio di buone cuffie.
PRESTAZIONI CPU
Bene, direi che è giunto il momento di parlare un pochino di quello che si nasconde sotto la scocca di questo Major X10 e di andare ad analizzarne le prestazioni. Come detto sopra la piattaforma è totalmente Intel, a partire dal Core i7 12700H per arrivare proprio alla GPU Intel Arc A730M. Oltre a questo abbiamo 32 GB di RAM e un SSD PCIe da 1Tb con velocità di lettura e scrittura di 7000 e 5000 MB/s. Sia la RAM che il disco sono accessibili ed eventualmente aggiornabili, ed è presente un secondo slot PCIe per l’eventuale aggiunta di un ulteriore SSD.
Attraverso l’app Medion per la gestione delle risorse del notebook è possibile attivare la modalità Turbo, con la quale abbiamo condotto tutti i nostri test, che porta PL1 e PL2 rispettivamente a 90 e 115 Watt. Con queste impostazioni ho fatto girare il nostro stress test per la CPU che ha evidenziato un comportamento piuttosto singolare. Il Core i7 12700H offre una configurazione dotata di 8 Efficency Core e 6 Performance Core, che si muovono in maniera differente rispetto allo standard.
Dopo un classico e brevissimo picco iniziale, infatti, con tutti i core caricati al 100%, il sistema abbassa le frequenze dei P-Core fino ad una media di 1,5 GHz, che diventano invece 3,2 GHz per quello che riguarda gli E-Core. Onestamente, è la prima volta che ho a che fare con un notebook che si comporta in questo modo. Solitamente, infatti, sono i P-Core a girare con una frequenza superiore rispetto agli E-Core. Dando per scontato che si tratti una messa a punto studiata a tavolino, e non frutto del caso, probabilmente gli ingegneri hanno notato che questa configurazione permette di avere prestazioni migliori rispetto a quelle date da un comportamento più standard.
In tutto questo abbiamo poi una temperatura interna che raggiunge una media di oltre 93 gradi proprio sulla CPU con un consumo di 91W che raggiunge i 115 di picco nel momento di massimo sforzo. Insomma, un bell’andare se consideriamo che si tratta del consumo della sola CPU. Anche le ventole non si risparmiano certo e quando sotto sforzo il rumore prodotto è abbastanza forte, tanto da consigliarvi un bel paio di cuffie.
SCHEDA TECNICA ERAZER MAJOR X10
- display: IPS 16:10 da 16 pollici, risoluzione QHD+ (2.560 x 1.600 pixel), frequenza di aggiornamento 165 Hz
- CPU: Intel Core i7-12700H a 14 core, 4,7 GHz di frequenza massima in turbo
- GPU: Intel Arc A730M, 12 GB di memoria GDDR6
- memorie: 32 GB di RAM DDR5 a 4.800 MHz, 1x SSD PCIe da 1 TB + 1 Slot PCIe vuoto
- connettività: scheda di rete Intel AX211 con Wi-Fi 6, Bluetooth, 2x USB-A 3.2 Gen 2, 1x USB-A 3.2 Gen 1, 2x USB-C 3.2 Gen 2 con DisplayPort e ricarica, 1x HDMI 2.0, 1x LAN RJ-45
- audio: 2x altoparlanti con certificazione Sound Blaster Cinema 6+
- batteria: 80 Wh a 4 celle
- sistema operativo: Windows 11 Home
- altro: tre mesi di Game Pass Ultimate inclusi.
Ma, al di là di quelle che sono le prestazioni teoriche, alla fine quello che conta è il comportamento nel concreto e questa CPU è certamente adatta a supportare le sessioni di gaming ma anche task generici molto impegnativi. Rendering, encoding, compilazione di database, insomma, tutti i software che sfruttano proprio la CPU per i propri calcoli qui troveranno pane per i loro denti. Non è infatti un caso che le piattaforme alla base di molte soluzioni da gaming siano le stesse che troviamo nei dispositivi pensati per la produttività.
PRESTAZIONI GPU
Ma veniamo al pezzo forte di questo notebook, ovvero la GPU. Come già anticipato, sotto la scocca di questo Erazer Major X10 troviamo una GPU discreta Intel ARC A730M, dotata di 12 GB di VRAM, 24 Core Xe, 24 unità di Ray Tracing e un TGP che può variare tra gli 80 e i 120 Watt. Sono specifiche comunque di buon livello che all’atto pratico la portano a competere con le soluzioni di fascia media della concorrenza più diretta; parliamo ad esempio di RTX 3050 Ti e RTX 3060 di Nvidia.
Anzitutto diamo uno sguardo a consumi e temperature prendendo come esempio una run del benchmark 3DMark nella scena Time Spy. Come possiamo vedere dal grafico qui sopra, in alcuni frangenti la GPU viene davvero spinta al massimo delle sue possibilità con il clock che raggiunge la frequenza di 2 GHz, un consumo che tocca i 120W e temperature che sfiorano i 90 gradi, con una media di circa 70 considerando tutta la durata del test.
Insomma, all’interno di questo notebook la GPU riesce ad essere sfruttata al massimo e il graphics score ottenuto alla fine del test è di circa 8670 punti che è addirittura leggermente superiore a quanto fatto segnare da alcune alternative dotate di RTX 3060 Laptop.
Diverso invece il discorso se guardiamo alle prestazioni in gaming dove gli fps generati sono più simili a quelli che possiamo ottenere con una RTX 3050 Ti e in generale sono molto oscillanti a seconda dei titoli che andiamo a riprodurre. Proprio per questo motivo consiglio a Intel di continuare a lavorare sui driver, per fare sì di riuscire a ottimizzare la resa in tutte le situazioni. Giusto per fare un esempio Witcher 3 gira intorno ai 55 frame medi con settaggi RT Ultra, sostanzialmente lo stesso risultato che otteniamo con un MSI Katana dotato di RTX 3050 Ti.
In generale siamo comunque in compagnia di una soluzione che, scendendo a qualche compromesso in termini di risoluzione e dettaglio, ci permette di giocare a tutti i titoli, anche quelli più recenti, con prestazioni più che sufficienti. In fullHD e scendendo con i dettagli ad un livello medio-alto riusciamo, infatti, a sfruttare in parte anche i 165 Hz del pannello a disposizione. Salendo invece al 1440p dobbiamo aspettarci medie ben più basse e, come detto prima, molto altalenanti: si può passare dai 30 frame di Cyberpunk 2077 ai quasi 70 di Doom Eternal.
AUTONOMIA E CONCLUSIONI
Siamo quindi a parlare di autonomia che, indubbiamente non è il punto forte di questa soluzione, così come non lo è per la maggior parte delle soluzioni da gaming. All’interno di questo Major X10 abbiamo una batteria da 80 Wh che è in grado di garantire circa 6 ore di utilizzo lavorativo standard sotto rete WiFi, che salgono a 6 ore e mezza se ci limitiamo a guardare video, film o serie TV utilizzando le app di Netflix o YouTube; tutto in modalità bilanciata e con la luminosità del display al 50%. Si scende invece drasticamente a circa un’ora di utilizzo se utilizziamo il notebook per giocare o per altre operazioni che impiegano quasi completamente le risorse.
L’alimentatore incluso in confezione offre, infine, una potenza di 300W. Parliamo di una bella mattonella e forse, dato il consumo medio sotto sforzo, si sarebbe potuto optare per un caricatore più contenuto, sia nella potenza che nel peso e nelle dimensioni.
Ma eccoci giunti al momento di svelare il prezzo che è secondo me uno degli aspetti che possono rendere Major X10 più interessante. Online possiamo infatti trovarlo a cifre che oscillano tra i 1500 e i 1600 euro. Non è certo una soluzione economica, intendiamoci bene, ma dando uno sguardo alle alternative possiamo dire che la cifra è assolutamente allineata ai competitor. Anzi, se andiamo a cercare una soluzione che abbia 32 GB di RAM e un disco da 1 TB, non è difficile trovare prodotti mediamente anche più costosi. Lo stesso Acer Nitro 5 con 3060 viene proposto allo stesso prezzo con la metà della RAM, ma un altro esempio può essere il Lenovo Legion S7i che con la stessa CPU e RTX 3060 (ma ancora 16 GB di RAM) arriva a costare anche oltre 1900 euro.
PRO E CONTRO
VIDEO
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