Doveva essere l’occasione per seguire il MWC targato 2020. E invece la decisione della GSMA di cancellare l’evento per l’allerta Coronavirus ci ha portato a Barcellona per altri motivi. Per seguire quelle (poche) conferenze confermate, ad esempio, ma anche per effettuare una serie di scatti di prova con la nuova Sony RX100 VII, compattina terribile che strizza l’occhio ai vlogger, ai giornalisti d’assalto e a tutti quegli utenti che hanno bisogno di un mezzo tascabile, pratico ma al tempo stesso efficace per realizzare foto e video di buona qualità.
In questo articolo vi mostriamo i nostri scatti realizzati durante la trasferta catalana con alcune considerazioni a tutto campo sulla macchina nell’uso quotidiano.
È PICCOLA MA HA (QUASI) TUTTO
10,1 x 5,8 x 4,3 cm per poco più di 300 grammi di peso, batteria e scheda di memoria incluse: anche nel suo settimo capitolo, la RX 100 si conferma una delle fotocamere più tascabili del mercato. Nel vero senso della parola.
Una comodità che impone certo dei sacrifici a livello di dotazione, ma nemmeno troppi. A conti fatti la RX 100 VII ha quasi tutto quello che serve per compiacere il fotoamatore evoluto: un sensore Cmos da 1 pollice, innanzitutto, ma anche uno zoom 24-200 mm, una ghiera per i controlli principali (PASM), un jogdial a quattro direzioni, un anello secondario sull’ottica, un display LCD da 7,5 cm ribaltabile di 180 gradi, mirino elettronico retrattile, flash (anch’esso a scomparsa), ingresso per il microfono, HDMI e micro-USB per la ricarica e il trasferimento dei file. Mancano invece la slitta per il microfono e l’ingresso per le cuffie.
Queste in sintesi tutte le caratteristiche principali:
- Sensore CMOS Exmor RS di tipo stacked da 1″ con 20,1 MP
- Chip DRAM e processore di immagini BIONZ X di ultima generazione
- AF/AE calcolato fino a 60 volte al secondo
- Scatti privi di interruzioni (blackout-free) a 20 fps[iv] con tracking AF/AE
- AF a rilevamento di fase sul piano focale a 357 punti + AF a rilevamento di contrasto a 425 punti
- Velocità di messa a fuoco pari a 0,02 secondi
- Tecnologia Real-Time Tracking e Real time Eye AF per persone e animali
- Obiettivo zoom ZEISS Vario-Sonnar T* 24-200mm F2.8 – F4.5
- Scatto singolo in sequenza in modalità Drive fino a 90 fps
- Video 4K con HDR (HLG), tecnologia Real-Time Tracking e Real time Eye AF per riprese video, SteadyShot attivo 4K, registrazione dati in posizione verticale per video e jack microfono integrato
Certo, per chi arriva da una reflex o da una mirrorless di grosso calibro si fa un po’ fatica a prendere confidenza con gli aspetti ergonomici di questa macchina; tutto è concentrato in pochi, minuscoli, tasti, ecco allora che orientarsi fra i vari menu e sottomenu diventa un piccolo gioco di equilibrismo. Vien da chiedersi come sarebbe la RX100 VII con un display più intraprendente a livello di opzioni touch – ad oggi le uniche funzionalità gestibili tramite gesture tattili riguardano il touch focus, l’area di messa a fuoco e il cosiddetto touch shutter (otturatore tattile) – di sicuro ne guadagnerebbe la rapidità di accesso a certi setting raggiungibili solo attraverso una serie di clic e controclic all’interno dei vari sottomenu.
Ma, tant’è. La RX 100 non è una macchina nata per essere “stuzzicata” di continuo bensì un prodotto pensato per un utilizzo pratico, immediato, quasi da punta e scatta. In ogni caso ci sono sempre le scorciatoie: il tasto Fn per l’accesso rapido ai 12 sottomenu principali, i tasti del jog dial personalizzabili – lato fotografico, video e riproduzione – e l’anello sulla focale anch’esso customizzabile con i parametri chiave come apertura, velocità otturatore, ISO, compensazione.
INGRESSO MIC E AF TRACKING IN TEMPO REALE FANNO LA DIFFERENZA
Uno dei benefit principali portato in dote dalla RX 100 VII rispetto alla precedente generazione risiede nell’aggiunta dell’ingresso per il microfono, un plus richiesto a gran voce da tutta la community di videomaker che non accetta compromessi a livello di audio. Manca, invece, l’ingresso per le cuffie: l’impostazione dei livelli va fatta a occhio, ovvero sui picchi a display.
L’altro grande plus di questa fotocamera è rappresentato dal nuovo sistema AF con tracking del soggetto in tempo reale. In pratica: in tutte le modalità di AF (dunque non solo in AF continuo) la RX 100 VII consente di individuare un soggetto con un tocco e di tenerlo agganciato. Questa feature funziona molto bene anche durante la ripresa video, con risultati ancora migliori quando il soggetto è una persona o un animale: basta attivare la priorità viso per chiedere alla RX100 VII di rilevare automaticamente il volto o l’occhio del soggetto.
Certo, zoomare di continuo o cercare assecondare a tutti i costi i movimenti dei soggetti può creare qualche scompenso, ma in linea di massima si può dire che il risultato – in tutte le condizioni di utilizzo – sia eccellente.
Il tracking in tempo reale funziona anche alla massima velocità di scatto che, per inciso, è di 20 fotogrammi al secondo. Il tutto, e qui sta la seconda buona notizia, senza blackout sul mirino. Volendo, la RX100 può spingersi anche a 90 scatti al secondo, ma solo per sette frame e con la messa a fuoco e l’esposizione fissa sul primo scatto. Detto ciò, difficilmente nella nostra esperienza personale abbiamo sentito il bisogno di lavorare con queste velocità esasperate, anche perché la RX100 ha solo un singolo slot per schede UHS-I, che non sono una scheggia nella scrittura.
Più importante a nostro modo di vedere sottolineare – anzi, ribadire – la qualità di questa macchina nel tenere il fuoco in tutte le condizioni, anche appunto quando si scatta a raffica. Quando la RX 100 aggancia un soggetto, difficilmente se lo lascia scappare.
AGILE NELLA SCENA, SOPRATTUTTO NEI VIDEO
Girare per conferenze, mercati e i mercatini di Barcellona con la RX 100 VII ci ha dato la possibilità di testare la fotocamera in contesti molto dinamici, ricchi di spunti ma anche piuttosto compressi. E’ in questa situazioni la possibilità di avere una macchina da taschino, poco appariscente e sempre pronta all’azione fa la differenza. Disporre di uno zoom con un’escursione da 24 a 200 millimetri e quindi essere in grado di passare rapidamente dal generale al particolare non è aspetto da trascurare, soprattutto con questa tenuta sul fuoco.
La RX100 VII, lo abbiamo scritto in apertura, può girare video fino a 4K (30fps). A questa risoluzione massima c’è un leggero fattore di crop che è di 1.08x, che diventano 1.19 quando viene attivato lo stabilizzatore ibrido (Active IS). Oltre che dal già citato ingresso microfonico, la vocazione videofila di questa camera è accentuata dalla possibilità di effettuare video in verticale, una moda dilagante, ormai, vista l’affermazione delle Instagram Stories e affiliate.
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Nella video recensione, al minuto 10 circa potrete vedere anche la RX100 VII messa a confronto con iPhone 11 Pro Max e Galaxy S20 Ultra, fianco a fianco e in movimento. La differenza e le potenzialità di questa compattina sono evidenti, anche in uno scenario così complesso per questa categoria rispetto a due dei migliori smartphone in circolazione. Qui una demo estesa:
Nel confronto con gli smartphone il sensore da 1 pollice fa la differenza a livello di luminosità, contrasto, fedeltà dei colori, resa degli incarnati. Ma quello che ci ha sorpreso di più è la stabilizzazione: di solito fotocamere di questo tipo partono sempre battute contro gli smartphone top di gamma, ma bisogna ammettere che il sistema di stabilizzazione ibrida della RX100 VII smorza parecchie oscillazioni, anche nelle riprese in movimento.
Meno brillanti le prestazioni della RX 100 VII a livello di rumore. Nonostante il sensore da 1 pollice sia un riferimento per la categoria ,siamo comunque lontani dalle performance delle mirrorless più grandi. Impostare gli ISO su AUTO in noise reduction può aiutare ma non bisogna aspettarsi miracoli. Quando gli ISO salgono sotto una certa soglia – diciamo oltre i 1600-2000 ISO – il rumore comincia a farsi sentire, e questo è evidente soprattutto negli scatti con lo zoom tirato alla massima focale.
Senza infamia e senza lode il giudizio a livello di gamma dinamica. La RX100 VII sa ponderare bene le differenze di luminosità, ma può entrare in difficoltà quando il range si fa troppo ampio. Per questo motivo vale la pena intervenire sul controllo dell’esposizione e giocare con l’HDR o con il DRO, il sistema che ottimizza in modo automatico la gamma dinamica, regolando automaticamente luminosità e contrasto delle immagini.
CONCLUSIONI
La compattezza, il collaudato display tiltabile di 180 gradi, l’aggiunta dell-ingresso microfonico, ma soprattutto il nuovo sistema di tracking AF in tempo reale fanno di questa Sony RX100 VII la regina delle fotocamere per i vlogger esigenti e, più in generale, per tutti coloro che amano il videomaking senza “se” e senza “ma”.
Buone anche le prestazioni a livello di scatto. Anche nella sua settima versione, la RX100 si conferma la macchina ideale per chi vuole un attrezzo più evoluto e professionale rispetto a qualsiasi smartphone (anche quelli di fascia alta). Ad oggi gli unici veri difetti che si possono imputare a questa macchina riguardano una certa rumorosità agli alti ISO e una batteria dalla durata davvero risicata. Ma, va da sé, si tratta di limiti con i quali bisogna convivere se si vuole andare in giro con una macchina davvero tascabile.
PRO E CONTRO
VIDEO
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