L’app Immuni per il tracciamento dei contatti durante l’emergenza sanitaria fa un ulteriore passo avanti in vista del rilascio. Nelle scorse ore è stato pubblicato il codice sorgente su GitHub. Gli sviluppatori e le autorità italiane hanno confermato in precedenza la natura open-source dell’applicazione e la notizia delle ultime ore lo conferma.
Su GitHub si trovano ora quattro macro sezioni dedicate all’App Immuni (ved. QUI):
- Immuni-app-ios: il codice sorgente dell’app per iOS
- Immuni-app-android: il codice sorgente dell’app per Android
- Immuni-ci-scheduler: il codice sorgente per il sistema di scheduling dell’app
- Immuni-documentation: contiene la documentazione dell’app (in lingua inglese)
Il codice sorgente è stato rilasciato sotto licenza AGPL-3.0. Allo stato attuale non sono ancora attivi i servizi di backend, cioè quelli gestiti dal server di Sogei, e il relativo codice non è stato ancora reso disponibile pubblicamente.
Il premier Conte ha parlato di Immuni nella conferenza stampa del 16 maggio scorso, confermando un avvio delle attività di sperimentazione ormai prossima; sul tema è tornato nelle scorse ore il viceministro della salute Pierpaolo Silieri: in un’intervista a Radio 24 ha confermato la pubblicazione nei prossimi 10-15 giorni, quindi nella prima decade di giugno.
Da ricordare che il progetto è maturo dal punto di vista tecnico: con l’arrivo di iOS 13.5 e l’aggiornamento dei Google Play Services, sia gli iPhone sia gli smartphone Android possono infatti supportare le notifiche di esposizione al virus. Restano da sciogliere i nodi sulla sicurezza illustrati dal Copasir che hanno inciso sulle tempistiche di rilascio.
Le schermate ufficiali dell’app Immuni tratte dalla documentazione pubblicata su GitHub
Restano invariati i capisaldi del sistema di contact tracing italiano (tutti i dettagli nelle FAQ ufficiali del MID):
- L’app Immuni non sarà obbligatoria ma volontaria
- L’app non utilizzerà la geolocalizzazione ma solo il Bluetooth
- Non traccerà gli spostamenti
- I dati raccolti saranno condivisi solo con l’autorizzazione del possessore dello smartphone
- Tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale gestito da Sogei dovranno essere cancellati il prima possibile e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2020
Per contestualizzare il progetto si ricorda che dal 4 maggio scorso si è allentato il lockdown, dal 18 maggio sono state annunciate ulteriori aperture e dal 3 giugno si potrebbe dare il via agli spostamenti interregionali. Se l’app Immuni arriverà all’inizio di giugno sarà trascorso un mese dall’avvio formale della Fase 2 – in un mondo ideale l’app di contact tracing è uno degli strumenti più importanti per una ripresa in sicurezza, in Italia così non è stato.
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