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29.01.2021 In Amazon, android, Tecnologia

Addio spazio illimitato su Google Foto, l’alternativa è Amazon Photos | Video

Da giugno 2020 lo spazio di archiviazione per foto e video su Google Foto non sarà più illimitato, il servizio chiaramente continuerà ad essere attivo con la differenza che l’upload dei nostri file andrà a consumare spazio di archiviazione dell’account Google.

La fine di un servizio totalmente gratuito che per stessa ammissione di Google era impossibile da sostenere nel lungo periodo. Con questo articolo analizziamo la principale alternativa: Amazon Prime Photos, con tutti i suoi vantaggi e svantaggi rispetto alle funzionalità di Big G.

QUALCHE PRECISAZIONE SU GOOGLE FOTO

Ogni account Google ha di base a disposizione 15 GB di spazio gratuito su Google Drive, lo spazio viene sfruttato anche per il database delle email di Gmail, la memorizzazione del backup sugli smartphone Android, il backup delle chat di WhatsApp, i documenti di Drive e molto altro.

Ad oggi siamo abituati a poter caricare le foto in “Alta qualità” (16 MP) e video in FullHD su Google Foto in modo illimitato, senza andare ad intaccare lo spazio a nostra disposizione. Da fine giugno 2021 cambierà proprio questo, le foto e i video che andremo a caricare attraverso l’app Google Foto o dal browser occuperanno il loro spazio.

15 GB finiscono in fretta quando sono occupati da foto e video, nulla vieta comunque di acquistare spazio aggiuntivo per l’account Google (e quindi anche per Google Foto) attraverso i piani Google One. Si va dai 2 Euro al mese per 100GB ai 149 Euro al mese per 30 TB, con soluzioni equilibrate ad esempio per 200 GB a 30 Euro all’anno o 2 TB a 100 Euro all’anno con lo spazio che può essere condiviso con i membri della famiglia.

AMAZON PHOTOS

Amazon Prime Photos è uno dei servizi Amazon dedicato agli utenti Prime, consente l’archiviazione illimitata di fotografie ad alta risoluzione e mette a disposizione 5GB di spazio di archiviazione senza costi per i video. I 5GB sono in realtà lo spazio gratuito previsto per Amazon Drive, che consente l’archiviazione, oltre che dei video, anche di tutti gli altri tipi di file, come un normale spazio cloud di archiviazione.

Il servizio si prefigura in modo molto simile a Google Foto, con alcune differenze che andremo ad analizzare nei prossimi paragrafi. Prima di proseguire però è ben soffermarci su un particolare importante: Amazon Prime Photos è incluso nell’abbonamento Amazon Prime, si può quindi considerare gratuito fino ad un certo punto, ricordando infatti che Amazon Prime prevede un pagamento annuale di 36 Euro.

Con l’abbonamento ad Amazon Prime l’utente otterrà diversi vantaggi legati all’ecosistema di Amazon, oltre a Amazon Drive e Amazon Prime Photos ci saranno Prime Video, Amazon Music, Prime Reading, Prime Now, Twich Prime, Amazon Famiglia, consegne senza costi aggiuntivi su 2 milioni di prodotti, offerte del Prime Day, accesso anticipato ad alcune offerte e vari altri sconti variabili su servizi e prodotti.

ISCRIZIONE AMAZON PRIME

I DETTAGLI DEL BACKUP

Con un account Amazon e un abbonamento Amazon Prime è possibile iniziare a caricare le foto e video sullo spazio cloud a propria disposizione, è possibile farlo attraverso i programmi dedicati per Windows e Mac, oppure tramite le applicazioni per smartphone Android e iOS, o anche semplicemente attraverso un qualunque browser seppur con funzionalità limitate.

Gli stessi programmi e applicazioni consentono di accedere alla propria libreria di foto e video e forniscono ulteriori funzionalità per la gestione, catalogazione e ricerca dei file.

Si possono caricare foto di qualunque risoluzione, i formati supportati sono:

  • Foto: JPEG, BMP, PNG, GIF, la maggior parte dei file TIFF, HEIF, HEVC, HEIC
  • Video: MP4, QuickTime, AVI, MTS, MPG, ASF, WMV, Flash, HEIF, HEVC e OGG.

Vengono accettati e riconosciuti come immagine (quindi non occupano spazio) i seguenti formati RAW:

  • Nikon (file NEF), Canon (file CR2), ARW (Sony), CRW (immagine Canon RAW CIFF), File ORF (Olympus), File DNG

Alcune informazioni utili aggiuntive, il seguente elenco di formati non sono supportati:

  • iOS Burst (viene caricata solo la prima foto)
  • Motion Photo Google: solo foto senza minivideo
  • Motion Photo Samsung: solo foto senza minivideo
  • Foto 3D
  • Foto panoramiche equirettangolari
  • Foto lenticolari
  • Foto Leica

Curiosamente invece da qualche tempo le Live Foto realizzate con iPhone vengono riconosciute correttamente e caricate con al seguito il minivideo, anche se c’è da considerare che ognuno di essi andrà ad occupare pochi kB di spazio di archiviazione.

Per quanto riguarda i video occorre sapere che si possono riprodurre in streaming i video caricati di lunghezza inferiore a 20 minuti e non più grandi di 2GB, altrimenti bisognerà scaricare interamente il video per poterlo rivedere. In tutti i casi non è possibile caricare dalle applicazioni mobile file di dimensioni maggiori ai 2GB, in quel caso occorre utilizzare il programma per Windows o Mac.

Tra i termini e condizioni di utilizzo del servizio è specificato che il servizio è utilizzabile solo per scopi personali e non professionali (fotografi avvertiti), Amazon potrebbe in ogni momento sospendere l’account qualora accertasse un utilizzo non conforme del servizio.

Cosa succede infine se l’utente sospende l’abbonamento ad Amazon Prime? Tutte le foto già caricate andranno ad occupare i 5GB dello spazio di archiviazione associato all’account, se dovessero riempirlo si verrà avvisati e dopo un certo periodo i file verranno irrimediabilmente cancellati.

APPLICAZIONE PER SMARTPHONE

Amazon Photos è utilizzabile direttamente dallo smartphone grazie alle applicazioni dedicate per Android e iOS.

Una volta effettuato il download bisognerà accedere con il proprio account Amazon per avere accesso a tutte le funzionalità. Fin da subito si capisce come Amazon Photos, almeno per il momento, sia specificatamente una piattaforma per il backup che privilegia l’organizzazione dei file alle funzionalità simpatiche e giocose come quelle di Google Foto.

Inoltre, utilizzando l’applicazione e il programma dedicato per Windows o Mac si intuisce che non sia stata riservata una cura particolare all’esperienza mobile, quanto piuttosto una generale attenzione per il processo di archiviazione multipiattaforma. Qui risiede la principale differenza rispetto al servizio di Google, nato come un’app galleria dalle funzionalità avanzate.

DIFFERENZE TRA ANDROID E IOS

Le funzionalità di base sono le stesse per Android e iOS ma sul primo c’è qualche possibilità in più garantita dalla maggiore flessibilità del sistema.

Per esempio solo su Android possiamo sottoporre a backup selettivamente alcune cartelle in modo automatico, con iOS potremo selezionare manualmente le foto da caricare o attivare un backup automatico generico per tutte le foto presenti nel Rullino.

Altro vantaggio di Android è legato al download delle foto, solo con robottino verde le foto scaricate finiranno in una cartella (Pictures) accessibile anche fuori dall’app Amazon Photo, mentre con iOS le foto anche scaricate saranno accessibili solo e soltanto all’interno dell’app Amazon.

A tal proposito con iOS c’è l’escamotage di “Salva su File” ma il processo si comporterà come una condivisione diretta dall’app di Amazon Photos, cioè salverà una versione compressa dell’immagine.

Un vantaggio per iOS invece è la possibilità di impostare un processo di autenticazione per visualizzare foto e video nascosti.

Per il resto piccole modifiche nella disposizione delle voci e nulla più, da segnalare però che sia su Android che su iOS spesso ci sono bug e funzioni che non si attivano al primo colpo o non si comportano come dovrebbero, sicuramente l’esperienza d’uso è migliorabile.

LE FUNZIONALITA’

  • UPLOAD IMMAGINI: si possono caricare le foto per un massimo complessivo di 2GB per ogni caricamento, se il totale supera quella soglia bisogna dividere il caricamento in più tranche, oppure utilizzare il caricamento da desktop.
  • SLIDE SHOW: le immagini caricate si possono sempre rivedere purché sia disponibile una connessione internet, la visualizzazione non è mai a risoluzione piena, per poter avere la foto a risoluzione originale occorre prima scaricarla.
  • CONDIVISIONE: si possono condividere direttamente le fotografie da Amazon Photos, come per Google Foto si può creare un link diretto ad una pagina di anteprima dell’immagine da cui poterla scaricare (anche chi non ha un account Amazon può visualizzare e scaricare). Altrimenti si può condividere la foto con app di terze parti, per esempio su WhatsApp, in questo caso l’immagine verrà scaricata in forma compressa sul telefono e immediatamente ricondivisa. Solo con Android è poi possibile scaricare l’immagine a risoluzione piena, per poi ricondividerla passando per l’archivio o per la galleria.
  • FAMIGLIA: è possibile inserire foto e video già sottoposti a backup all’interno di una scheda condivisa con i membri della famiglia che possono essere fino a 5. Tutti potranno usufruire del backup illimitato delle foto e potranno a loro volta inserire nella bacheca famigliare le foto che desiderano. La funzione può tornare utile ad esempio per riprodurre uno slide show di foto di famiglia nell’Echo Show installato in casa.
  • ALBUM: si possono creare album di foto, oppure album a partire da cartelle (solo su Android)
  • RICONOSCIMENTO IMMAGINI: è possibile attivare facoltativamente il riconoscimento automatico delle immagini in modo che la piattaforma possa categorizzare le foto per “persone”, “luoghi”, “cose”.
  • OGGI: una funzione simile ai “ricordi” di Google Foto, mostra le foto di quel giorno caricate negli anni passati
  • MODIFICA FOTO: è presente un tool per modificare le foto piuttosto completo e integrato nell’app, per modificare una foto bisogna prima scaricarla.
  • RICERCA: si possono cercare foto per data, luogo, elemento o persona presente. I risultati sono abbastanza accurati (Google Foto è certamente più efficace in questo)

COSA MANCA RISPETTO A GOOGLE FOTO

Ribadiamo che Google Foto è stato inizialmente pensato come un servizio galleria per smartphone e successivamente si è evoluta aggiungendo sempre più funzionalità, per questo globalmente la grafica e alcune funzionalità sono specificatamente adatte all’utilizzo da mobile.

Amazon Photos è certamente più semplice e meno ricca, anche se negli ultimi mesi è migliorata molto aggiungendo alcune possibilità interessanti. Cosa manca però rispetto a Google Foto?

  • Foto in evidenza: su Amazon Photos vengono proposti solo ricordi degli anni passati, non vengono create storie che raccontano un viaggio o un luogo
  • La scheda info di ogni foto è piuttosto povera di elementi
  • Manca la funzionalità Google Lens
  • La ricerca è limitata, non si possono cercare selettivamente selfie o screenshot
  • Non sono supportate foto in movimento (Android) foto e video sferici
  • Non vengono create automaticamente animazioni, collage, filmati, foto cinematografiche
  • Non c’è la funzione “Libera spazio dal dispositivo”
  • Riconoscimento immagini molto più basilare e senza opzioni di personalizzazione
  • Non c’è la condivisione automatica con un contatto speciale (ma c’è la bacheca di famiglia)
  • Non si può scegliere di caricare foto a risoluzione limitata per risparmiare dati e tempo
  • In generale Google Foto è più veloce ed efficace nel mostrare le foto in cloud (caricata solo anteprima in galleria, foto completa solo nel momento in cui si apre l’immagine)

PROGRAMMA PER COMPUTER

Su Mac e Windows è disponibile un applicativo per il caricamento delle immagini. Non ci sono funzionalità di revisione delle immagini ma è stato realizzato esclusivamente per facilitare e automatizzare il caricamento delle immagini da desktop.

Non esiste un corrispettivo per Google Foto ed è proprio questo a cui facciamo riferimento affermando che Amazon Prime Photos è un servizio in primis utile per l’archiviazione di file e foto.

FUNZIONALITA’

  • caricamento automatico di singole foto, gruppi di foto o cartelle da desktop. E’ possibile anche attivare una sincronizzazione automatica e continua di alcune cartelle
  • download di singole foto, gruppi di foto o cartelle e album dal cloud
  • AutoConnect per importare foto e video automaticamente da un dispositivo di archiviazione esterno (per esempio la scheda SD della macchina fotografica)
  • apertura e funzionamento silente in background con avvio all’accensione del sistema
  • gestione larghezza di banda per upload e download
  • proxy personale
  • statistiche di caricamento

BROWSER

Se non si sceglie l’applicazione il metodo alternativo per accedere alla propria libreria foto è attraverso il browser web, qui si avranno la maggior parte delle funzioni che abbiamo visto per le app Android e iOS.

Anche da browser si possono caricare foto o cartelle intere, creare album, visualizzare la raccolta filtrandola con diversi parametri, attivare o disattivare il riconoscimento delle immagini, gestire l’archivio di famiglia, nascondere foto e video, avviare uno slide show.

Da browser è altresì possibile condividere singole foto o album creando un link di condivisione, oppure via email e Facebook, infine anche qui è disponibile un tool integrato per la modifica delle foto, estremamente semplice con l’unico limite (presente anche su smartphone) di non poter scegliere la risoluzione a cui salvare la foto modificata).

VIDEO

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Articolo originale disponibile qui

Amazon android
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