Adobe ha fatto sapere che porterà la sua popolare app di editing fotografico, Lightroom, e la tecnologia di intelligenza artificiale Firefly su Apple Vision Pro, il nuovo visore per la realtà virtuale annunciato dall’azienda di Cupertino.
L’interfaccia dell’app Firefly visionOS sarà familiare per chi ha già utilizzato la versione web dello strumento. Gli utenti inseriranno una descrizione testuale, premendo “genera” per ottenere quattro immagini diverse. Queste potranno essere trascinate e posizionate nell’ambiente circostante, con strumenti e filtri di modifica per personalizzarle.
Inoltre, Adobe ha sottolineato la sicurezza commerciale del modello AI Firefly, poiché applica degli identificatori alle immagini generate, che vengono contrassegnate come prodotte dall’intelligenza artificiale.
Per quanto riguarda Lightroom , l’esperienza su Apple Vision Pro promette una modalità di fotoritocco simile a quella su iPad, con un’interfaccia pulita e semplificata. Sebbene potrebbe non sostituire la versione desktop o quella iPad per modifiche avanzate, si prevede che la facilità di navigazione con le gesture offrirà un’esperienza divertente e appagante.
Inoltre, Adobe ha annunciato lo sviluppo in corso di funzionalità avanzate per Firefly, tra cui la generazione di panorami e immagini a 360 gradi, promettendo ulteriori rivoluzioni nell’esperienza visiva su Apple Vision Pro.
Nonostante le interessanti novità annunciate, rimane da vedere l’effettiva usabilità e l’efficacia di queste applicazioni in un contesto di realtà virtuale. Il prossimo passo sarà attendere ulteriori dettagli e soprattutto le prove in prima persona di questi nuove potenti strumenti creativi.
Apple Vision Pro viene venduto con prezzi a partire da 3,499 dollari in versione con 256GB di spazio di archiviazione. La versione con 512GB ha un prezzo di 3,699 dollari, quella con 1TB costa 3,899 dollari. Nei primi 10 giorni dall’apertura dei preordini ha venduto oltre 200.000 unità, ma a quanto pare c’è stata una decelerazione successiva, legata chiaramente al prezzo elevato del dispositivo. Questo elemento traspare anche dalle prime recensioni internazionali, comparse a fine gennaio.