L’inafferrabile materia oscura, che costituisce circa un quarto dell’universo, e l’antimateria, controparte speculare di quella ordinaria, potrebbero essere collegate tra loro. Scoprirlo e’ il compito dell’esperimento descritto sulla rivista Nature e condotto al Cern dai fisici della collaborazione internazionale Base (Baryon Antibaryon Symmetry Experiment), coordinati da Stefan Ulmer del centro di ricerca giapponese Riken.
Materia oscura e antimateria sono necessarie per capire com’e’ fatto l’universo a livello fondamentale e l’idea dei ricercatori e’ puntare sul diverso modo in cui materia e antimateria interagiscono con la materia oscura, per cercare di capire la natura di quest’ultima, al momento elusiva. Al momento esistono infatti solo prove indirette della sua esistenza, per spiegare ad esempio il comportamento delle galassie, ma finora la materia oscura e’ sfuggita a ogni tentativo di osservazione diretta.
Anche l’antimateria, pero’, e’ piuttosto ritrosa. Presente quasi in eguale quantita’ rispetto alla materia ai tempi del Big Bang, nell’universo attuale non ha lasciato tracce, mentre la materia ha avuto la meglio. Secondo i fisici dell’esperimento Base, una delle possibili spiegazioni e’ da ricercare proprio nella sua interazione con la materia oscura. Per verificare se le cose stanno cosi’ l’esperimento prevede di imbrigliare una particella di antimateria, un singolo antiprotone, per studiarne una specifica caratteristica fisica che potrebbe essere una spia dell’interazione fra antimateria e materia oscura.