
Nell’ambito dell’International
Year of Quantum Science and Technology (IYQ2025), per i cento
anni della Fisica Quantistica e delle sue applicazioni, venerdì
30 maggio, dalle 18 alle 20, si terrà al Teatro Miela di Trieste
un dialogo tra scienza e cultura, tra scienza e letteratura con
Silvina Ponce Dawson (Università di Buenos Aires, Presidente
International Union of Physics and Applied Physics), Enrico
Terrinoni (Accademia Nazionale dei Lincei e Università per
Stranieri di Perugia, critico letterario, traduttore e
scrittore) e Giuseppe Mussardo (Scuola Superiore Avanzati Sissa,
fisico teorico e storico della fisica).
Critico letterario e scrittore, Enrico Terrinoni, traduttore
tra l’altro di Joyce, Wilde, Orwell, è autore del libro “La
Letteratura come materia oscura”, in cui fa un parallelo
impossibile tra Einstein e Joyce, su come abbiano sfidato, con
strumenti diversi, l’imponderabilità dei misteri che muovono la
conoscenza. Un testo letterario “sarebbe lettera morta se non
esistesse un lettore che lo fa vivere” e “nella scienza, in
particolare nell’interpretazione relazionale della quantistica,
accade qualcosa di simile: solo quando gli oggetti interagiscono
se ne vedono le proprietà, che non sono da considerare, per così
dire, intrinseche alle cose, ma appunto relative, relazionali”,
spiega lo studioso.
Con lui ci saranno, appunto, Giuseppe Mussardo, fisico
teorico, che la fisica quantistica l’ha usata e la usa
quotidianamente e che è anche molto attento alla comunicazione
scientifica ed alla storia della fisica, e Silvina Ponce Dawson,
Presidente dello Iupap e membra della Steering Committee
dell’Unesco per lo IYQ2025. All’evento partecipa l’attrice Sara
Alzetta con musiche di Emanuele Laterza. Modera Paola Catapano,
responsabile della comunicazione del Cern di Ginevra.
Chiuderanno gli organizzatori dell’evento: Stefano Fantoni,
presidente della Fondazione Internazionale di Trieste per il
Progresso e la Libertà delle Scienze e Nicola Casagli,
presidente dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica
Sperimentale. Fantoni ha ricordato gli anni 2000, quando
dirigeva il Laboratorio Interdisciplinare della Sissa (LIS) e
ospitò un gruppo di letterati e scienziati, coordinato da
Claudio Magris affrontare “il tema di come la scienza si apre
alla società e non si rivolge solo ai suoi esperti. La scienza è
un sapere forte, oggi più che nel passato”. Trieste celebrerà il centenario della Quantistica dal 27 al
31 maggio in 3 momenti: il primo, ad altissimo livello
scientifico, con un convegno dal 27 al 30 all’Ictp, con una
decina di premi Nobel per la Fisica, tra i quali Giorgio Parisi;
un secondo, al Teatro Miela con Natura facit saltum, appunto; il
31 maggio in Sala Luttazzi al Porto Vecchio, dove saranno le
tecnologie quantistiche ad entrare in scena con gli imprenditori
che guardano al futuro.
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