(ANSA) – MILANO, 19 NOV – Basta meno di un secondo per
decifrare una delle 200 password più diffuse al mondo nel 2021 e
individuate da una recente ricerca di NordPass. La compagnia che
sviluppa software di sicurezza ha elencato, come ogni anno, le
chiavi alfanumeriche che gli utenti del web usano più
frequentemente per autenticarsi ad app e servizi, anche quelli
finanziari e della pubblica amministrazione. In Italia, le più
utilizzate sono ancora le semplici sequenze composte da numeri,
come “123456”, anche se crescono in popolarità termini che
tirano in ballo squadre di calcio, “juventus” e “napoli”, e nomi
propri, “andrea”, “francesco” e “antonio”. “La lista non
stupisce anzi conferma un trend che si osserva da anni” ci
spiega Alessio Pennasilico, senior Advisor dell’Osservatorio
Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano.
“L’analisi è l’ulteriore dimostrazione del grado scarso di
conoscenza che le persone hanno dei pericoli derivanti
dall’utilizzo di password semplici e magari ripetute per i vari
servizi a cui si è registrati”. L’Italia, a livello globale, si
colloca nella parte alta della classifica dei paesi dove è più
elevata la possibilità di violazione informatica, stando ad un
indice di rischio realizzato da NordPass. Con una media di oltre
4 chiavi pro capite rubate e diffuse su internet, fanno peggio
di noi, in Europa, solo Repubblica Ceca, dove la media è di 6,2
password violate per persona, Francia e Germania,
rispettivamente con un indice di 6 e 5,8 chiavi sottratte ad
utente. “Eppure, i mezzi per migliorare lo scenario ci sono e
vengono offerti gratuitamente” prosegue Pennasilico. “Tra
questi, l’autenticazione a due fattori, con cui si riceve un sms
con un codice aggiuntivo da inserire nelle app, oppure la
sicurezza biometrica, una forma decisamente avanzata di difesa,
che usa le impronte digitali e il riconoscimento del volto del
reale possessore dello smartphone per l’accesso a portali e
servizi”. (ANSA).