Considerati stabili per decenni, i ghiacciai dell’Antartide orientale si stanno ‘risvegliando’: la loro velocità e altezza hanno cominciato a cambiare nell’ultimo decennio e il loro livello si è ridotto, come sta già avvenendo nella regione occidentale. Lo dimostrano i dati del progetto della Nasa Its_Live (Inter-mission Time Series of Land Ice Velocity and Elevation), presentati nel convegno annuale dell’Unione Geofisica Americana in corso a Washington.
I movimenti dei ghiacciai antartici ricostruiti attraverso le foto dei satelliti Landsat della Nasa. (fonte: NASA Earth Observatory/Joshua Stevens)
Secondo gli esperti della Nasa, che rinnoveranno il progetto nel 2019, la perdita dei ghiacci potrebbe “potenzialmente ridisegnare il profilo delle coste in diverse aree del mondo, a causa dell’aumento del livello dei mari”. I glaciologi della Nasa hanno realizzato una mappa dei ghiacciai del continente bianco: i loro movimenti sono stati ricostruiti attraverso foto dei satelliti per l’osservazione della Terra, come i Landsat della Nasa. Uno degli osservati speciali è il ghiacciaio Totten, che secondo gli esperti contiene abbastanza acqua da determinare un aumento del livello dei mari superiore a tre metri.
Quattro ghiacciai nella baia di Vincennes, nell’Antartide orientale, hanno ridotto la loro altezza superficiale di quasi tre metri dal 2008, come indicano le regioni in rosso (fonte: NASA Earth Observatory/Joshua Stevens)
“Questo ghiacciaio, il più grande dell’Antartide orientale, sembra si stia a poco a poco ritirando a causa del riscaldamento delle acque dell’oceano”, ha spiegato la glaciologa Catherine Walker, del centro Goddard della Nasa. I ricercatori hanno osservato un analogo fenomeno di riduzione anche in alcuni ghiacciai più piccoli vicino al Totten, nella baia di Vincennes, la cui altezza si è ridotta di quasi tre metri dal 2008.