È destinato ad assottigliarsi meno rapidamente di quanto si ritenesse, il più grande ghiacciaio dell’Antartide, Pine Island, nella parte occidentale del continente bianco. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Geoscience e condotta dai glaciologi dell’Università britannica di Bristol coordinati da Jonathan Bamber. I nuovi dati si basano sulle osservazioni del satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), CryoSat-2, che da 10 anni monitora costantemente i ghiacci antartici.
Le variazione del ghiacciaio Pine Island registrate dal 2012 al 2017 (fonte: University of Bristol)
“Negli ultimi quattro decenni il ghiacciaio di Pine Island ha contribuito all’innalzamento dei mari più di tutti gli altri ghiacciai dell’Antartide, ed è quindi uno dei più sorvegliati”, hanno detto i ricercatori, ma i nuovi dati indicano adesso uno scenario molto diverso.
Se finora alcuni modelli sul futuro di Pine Island hanno calcolato che il tasso di scioglimento del ghiacciaio è destinato ad accelerare nei prossimi decenni, il nuovo studio basato sui dati del satellite CryoSat-2 indica invece che “il ghiacciaio continuerà a perdere massa in futuro, ma non a ritmi più elevati di quelli attuali. I dati satellitari – concludono gli esperti – aiuteranno a migliorare i modelli sull’Antartide e a capire come mai talvolta diano previsioni differenti”.