A inizio dicembre, Apple ha invitato l’editor di CNET Patrick Holland a visitare gli “antri segreti” dove viene testato il comparto video e audio degli iPhone. In particolare, iPhone 16 è stato messo alla prova in una camera anecoica (“senza eco”), completamente rivestita di cunei di gommapiuma adatti a eliminare i riverberi. L’obiettivo del test è proprio questo: capire come i microfoni si comportano in condizioni ideali e isolare le loro prestazioni intrinseche. Solo in un ambiente privo di rumori di fondo e interferenze varie è possibile rilevare anche i più piccoli difetti del sistema audio.
In altri termini, i tecnici sono chiamati a valutare con precisione la risposta in frequenza, la sensibilità e le caratteristiche direzionali dei microfoni, e per farlo è utile sfruttare questo tipo di ambienti (acusticamente neutri).
L’iPhone è un dispositivo di registrazione così onnipresente e viene utilizzato in così tanti ambienti diversi che vogliamo essere certi di riuscire a catturare il ricordo che i nostri utenti cercano di catturare nella forma più autentica.
In effetti, sono diversi i registi famosi ad aver girato lungometraggi, corti o video musicali interamente con un iPhone. Quanto all’audio, iPhone 16 ha quattro microfoni minuscoli, il che farebbe pensare a una qualità di registrazione inferiore a quella del lavalier medio. Eppure, grazie all’ingegneria intelligente di Apple, le prestazioni si rivelano assolutamente all’altezza.
Abbiamo sviluppato una funzionalità come Audio Mix che offre agli utenti la flessibilità di poter catturare suoni diversi e ti dà quella libertà creativa nella modifica per regolarla come preferisci.
Nella camera anecoica, un iPhone 16 Pro è posto su un cavalletto al centro e ruota mentre una serie di altoparlanti (24, disposti in modo da formare un arco dal pavimento al soffitto) riproducono un suono di carillon. Nel frattempo, gli ingegneri misurano ciò che i microfoni captano. Fatto un giro completo, si ottiene un profilo sonoro sferico per ogni microfono. Apple prende questi profili e li usa come base per l’audio spaziale e altre applicazioni, incluse quelle in grado di diminuire il rumore del vento o di creare l’illusione di un audio registrato da un microfono diverso (lavalier, da studio…).
La funzionalità in questione si chiama Audio Mix, e i suoi cursori sono accessibili direttamente dall’app Foto.
L’idea alla base dello sviluppo di Audio Mix è che l’iPhone venga utilizzato in tutti i tipi di scenari, in tutti i tipi di paesaggi sonori e in tutti i tipi di ambienti. Vogliamo fornire questa flessibilità ai nostri utenti perché siano in grado di catturare il suono che desiderano in quegli scenari, piuttosto che dire, ‘Questo è ciò che pensiamo che dovresti catturare’ e codificarlo in modo rigido.
IL TEST DEL DISPLAY
Dopo la camera anecoica, Holland è stato condotto in un laboratorio di verifica video delle dimensioni di un teatro. Qui gli ingegneri Apple calibrano le prestazioni del display in diverse condizioni di illuminazione: l’enorme schermo del laboratorio simula il modo in cui i video appaiono sui display degli iPhone, sia che ci si trovi in una stanza buia sia che ci si trovi in pieno sole. In pratica, il grande schermo rappresenta lo standard ideale, il riferimento visivo perfetto: su di esso il video viene riprodotto con colori, contrasto e luminosità impeccabili, senza compromessi. Gli ingegneri lo confrontano con la riproduzione su iPhone e nel frattempo fanno regolazioni per garantire la massima qualità in qualsiasi condizione di luce.
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