Apple Store e Mi Store chiusi temporaneamente in tutta Italia, in attesa di stabilire come evolverà l‘emergenza Coronavirus (COVID-19). Apple e Xiaomi hanno preso atto delle nuove misure restrittive adottate con gli ultimi decreti del Governo che puntano a ridurre al minimo le occasioni di contagio e hanno deciso di chiudere i propri punti vendita.
La dicitura riportata nel sito ufficiale di Apple ricorre nelle sezioni dedicate a tutti i 17 Apple Store italiani:
A seguito delle misure di precauzione sanitaria attualmente in vigore, questo store rimarrà chiuso fino a data da destinarsi. Visita getsupport.apple.com per ricevere supporto online. Ci scusiamo per il disagio.
E’ quindi possibile sfruttare i servizi online, sia per quanto riguarda l’assistenza, sia per l’acquisto dei prodotti.
Xiaomi Italia, tramite il General Manager Leonardo Liu, sottolinea:
Vogliamo continuare a offrire il nostro sostegno al territorio italiano, rispettando le direttive per il contenimento del coronavirus e quindi ci è sembrato giusto fare tutto ciò che è in nostro potere nel rispetto e nella tutela della salute dei nostri utenti e di tutti inostri collaboratori
Come misura ulteriore per evitare la diffusione del virus, Xiaomi ha deciso di annullare il Mi Fan Festival in programma per il 6 aprile – l’evento svolge ogni anno per celebrare l’anniversario della fondazione dell’azienda cinese e attira un gran numero di persone.
NEGOZI DI ELETTRONICA: COSA DICE IL DECRETO DELL’11 MARZO
Il DPCM adottato ieri (11 marzo) e in vigore a partire da oggi sino al 25 marzo, salvo proroghe, fa rientrare nella categoria delle attività di vendita di generi prima necessità – che come tali possono continuare ad operare – anche il:
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
- Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco 47.4)
Condizione imprescindibile è però che venga garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Il decreto non vieta quindi ad aziende come Apple e Xiaomi di operare nei punti vendita, ma bisogna tenere conto che non è detto che gli Apple Store e Mi Store riescano a garantire il metro di distanza tra chi accede ai locali. Più in generale, ogni singolo rivenditore ha la discrezionalità di chiudere l’attività per ridurre al massimo il rischio di contagio dei consumatori e dei propri dipendenti.
MEDIAWORLD SI AGGIUNGE ALLA LISTA
Anche la catena Mediaworld si unisce alla chiusura temporanea dei negozi fisici, garantendo però la disponibilità delle vendite online. Dopo essersi presi un giorno di riflessione, quello appena concluso (12 marzo), l’azienda ha deciso di confermare la chiusura dei negozi “per ridurre al massimo il rischio di contagio nel rispetto dei nostri Collaboratori e dei nostri Clienti“. Di seguito la nota diffusa tramite l’account ufficiale Linkedin
Nota: l’articolo è stato aggiornato con il comunicato di MediaWorld.