Si è conclusa la passeggiata spaziale di Samantha Cristoforetti e Oleg Artemyev: l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e il collega dell’agenzia spaziale russa Roscosmos sono rientrati nella Stazione Spaziale Internazionale e il portello è stato chiuso. I due hanno lavorato per quasi sette ore all’esterno del segmento russo della Stazione Spaziale, dopo la decisione del centro di controllo a Mosca di interrompere in anticipo l’attività extra-veicolare per motivi di sicurezza legati all’autonomia delle batterie che alimentano i sistemi di sussistenza delle tute.
“Ancora una volta Samantha è un’apripista”, dice all’ANSA l’astronauta Luca Parmitano che, come Samantha Cristoforetti, fa parte dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). “La ringrazio – aggiunge – per il suo ruolo nel dimostrate a tutti, donne e uomini, che cosa sono determinazione e l’impegno nel raggiungere un obiettivo”.
AstroSamantha al lavoro per rilasciare dieci nanosatelliti
Dopo essersi assicurata alla Stazione Spaziale, Cristoforetti ha installato una telecamera e quindi, con il collega Artemyev ha iniziato a lavorare alle operazioni per il rilascio dei dieci nanosatelliti. Questo è il primo compito nel lungo programma di lavoro dei due astronauti, in una passeggiata spaziale che dovrebbe durare almeno sei ore e mezzo.
Quella di Cristoforetti e Artemyev è un’attività extra-veicolare pianificata attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Tutte le attività riguardano infatti strutture che si trovano nella parte russa della Iss: il Braccio Robotico Europeo (Era) al quale oggi i due astronauti dovranno lavorare si trova sul modulo russo Nauka; sono previste inoltre le operazioni nella camera di compensazione del modulo russo Nauka (o Mlm, Multipurpose Laboratory Module), agganciato alla Stazione Spaziale nel luglio 2021 per servire sia come laboratorio sia come punto di attracco delle navette.
Parmitano segue ogni momento delle operazioni dal centro di controllo della Nasa a Houston. “E’ un’attività extra-veicolare pianificata attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale” e che vede la partecipazione di un’astronauta dell’Esa perchè uno degli obiettivi è il completamento della procedura per l’attivazione del Braccio Robotico Europeo (Era) agganciato al modulo russo Nauka. “Per questo motivo l’attività extra-veicolare di Samantha Cristoforetti è fin dall’inizio stata pianificata con un astronauta russo e con la tuta russa Orlan. Si tratta quindi – osserva Parmitano – di un’attività congiunta russa ed europea“.
La tuta Orlan è l’unica tuta per le passeggiate spaziali attualmente in uso, dopo che Nasa ed Esa avevano deciso di sospendere l’utilizzo delle tute americane Emu (Extra-Vehicular Mobility Unit) in attesa di conoscere l’esito delle indagini sulle cause della perdita d’acqua avvenuta il 23 marzo scorso nella tuta dell’astronauta europeo Matthias Maurer. Un incidente simile a quello capitato a Luca Parmitano nel 2013. “La tuta Orlan è diversa dalla Emu perché ha un livello di pressurizzazione maggiore ; la Emu richiede invece una preparazione più lunga per evitare l’embolia ma più confortevole nelle operazioni. In Parmitano il ricordo di quell’incidente è ancora vivo, come lo è l’anniversario della sua seconda missione, Beyond partita il 20 luglio 2019, nei 50 anni dallo sbarco sulla Luna: “non guardo al passato, sono più proiettato verso il futuro”, dice l’astronauta.
Sono tre i compiti che Cristoforetti e Artemyev dovranno affrontare nella passeggiata spaziale: completare l’installazione del braccio robotico europeo, completare le operazioni nella camera di compensazione del modulo russo Nauka (o Mlm, Multipurpose Laboratory Module), agganciato alla Stazione Spaziale nel luglio 2021 per servire sia come laboratorio sia come punto di attracco delle navette, rilasciare in orbita di 10 nanosatelliti.
“La preparazione di una passeggiata spaziale è molto lunga e da settimane Samantha e Oleg stanno lavorando insieme per mettere a punto gli ultimi dettagli delle procedure e della coreografia”, osserva Parmitano. “Adesso – aggiunge – si raccolgono i frutti della preparazione”. Nessun consiglio da Luca Parmitano alla collega Cristoforetti: “i consigli sono sempre legati a esperienze individuali e non è detto che la mia esperienza possa essere utile a Samantha Cristoforetti. Sono convinto che non ne abbia bisogno: è preparatissima professionalmente ed estremamente capace, svolgerà la sua attività nel modo migliore possibile- A lei il più caloroso in bocca al lupo!”
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