Non fidatevi dell’ultimo aggiornamento sull’incremento di nuovi casi di persone positive al virus: si tratta di un dato parziale, anche se ufficiale, in cui mancano dei tamponi della Lombardia
Andando sul sito creato dalla Protezione civile e dedicato al monitoraggio e alla mappa dei contagi da nuovo coronavirus, un grafico salta subito all’occhio: quello dell’incremento nel numero di nuovi positivi. Nella giornata del 10 marzo, infatti, i nuovi contagi sembrano essere crollati drasticamente, da 1.598 del giorno precedente a soli 529 (praticamente un terzo). A un primo sguardo, quindi, si potrebbe esprimere gioia: finalmente i casi positivi, dopo il costante aumento degli ultimi giorni, sarebbero in relazione diminuiti. Una buona notizia che farebbe ben sperare per quanto riguarda il contenimento dell’epidemia di Sars-Cov-2. No, purtroppo è una fake news, che si trova su un sito ufficiale (qui a Wired abbiamo deciso di escluderlo dalla nostra analisi): il dato della Lombardia, infatti, non è completo, come ha sottolineato in conferenza stampa il numero uno della Protezione civile, Angelo Borrelli, perché si aspettano ancora i risultati di parte dei tamponi effettuati nella Regione.
Nonostante questo avvertimento, nel sito ufficiale nel momento in cui scriviamo il grafico compare come lo vedete, senza alcuna precisazione o appunto (intorno alle 21:00, dopo la pubblicazione dell’articolo, è comparsa una nota sull’incompletezza dei dati lombardi). Si tratta di un’informazione falsata, che trae in inganno chi va a consultare i dati per rimanere aggiornato. E magari decide di modificare il proprio comportamento in funzione di quello che ha trovato (o prendere la situazione più alla leggera). Il tutto è dovuto a semplice burocrazia: il sito deve mostrare i dati che sono stati comunicati ufficialmente. Se questi sono sbagliati, anche se sono Regioni e ministero della Salute a farlo presente e il capo della Protezione civile lo ribadisce, purtroppo non c’è scampo e il dato va online sballato (e anche il Tg1 ha passato la buona notizia del calo nei nuovi casi). Domani ci sarà un nuovo aggiornamento e, magari (anche se speriamo il contrario), il numero di nuovi contagi schizzerà alle stelle e si griderà al disastro. Tutto per una rigidità tipicamente italiana. Con buona pace delle campagne di comunicazione e delle restrizioni governative.
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