Audi è pronta ad affrontare la sfida della Dakar 2024 che inizierà il 5 gennaio, con un percorso interamente in Arabia Saudita. Per la terza partecipazione ad uno dei rally raid più difficili al mondo, la casa dei 4 anelli ha affinato ulteriormente Audi RS Q e-tron, il suo prototipo elettrico con range extender che nel corso degli ultimi mesi ha sostenuto una serie di test in vista del via della Dakar.
Adesso, la casa automobilistica ha voluto raccontare qualcosa di più dell’ultima evoluzione della sua RS Q e-tron che è stata migliorata per essere più sicura, più affidabile, più confortevole e più leggera. Ricordiamo che la vettura sarà guidata dagli equipaggi Mattias Ekström/Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel/Edouard Boulanger e Carlos Sainz/Lucas Cruz.
RIDUZIONE DEL PESO E MAGGIORE SICUREZZA
I tecnici Audi hanno lavorato su moltissimi elementi della vettura per renderla ancora più competitiva. Per esempio, il lavoro su molle e ammortizzatori ha consentito di mettere a punto un assetto più bilanciato. Per avvicinare il peso minimo regolamentare di 2.100 kg, specie alla luce dell’adozione di cerchi e pneumatici più robusti e pesanti rispetto al passato, molteplici componenti sono stati alleggeriti, come il cofano posteriore e le pinze dei freni. Lo schema del powertrain è rimasto invariato.
Quindi, troviamo sempre tre unità elettriche: due MGU (Motor Generator Unit), una in corrispondenza di ciascun assale, si occupano della trazione, mentre una terza unità agisce quale generatore per contribuire alla ricarica della batteria ad alto voltaggio. Come range extender, troviamo sempre il quattro cilindri TFSI – turbo a iniezione diretta – di derivazione DTM.
Tuttavia, i nuovi regolamenti hanno consentito di intervenire sulla potenza del powertrain delle vetture di Classe T1U – alla quale appartiene Audi – portata a 271 kW (368 CV) nel corso del 2023 e da gennaio 2024 innalzata a 286 kW (389 CV).
I tecnici hanno lavorato molto anche sull’aspetto della sicurezza dopo gli incidenti che hanno avuto Stéphane Peterhansel e Carlos Sainz alla Dakar 2023. L’obiettivo è stato quello di ridurre l’accelerazione verticale in fase di atterraggio dai grandi salti. Per questo, si è lavorato sulle molle, sugli ammortizzatori e sul sottoscocca, distribuendo meglio i carichi.
Il team di sviluppo si è concentrato anche sulla rigidità dei materiali e sulle geometrie delle sedute, tenendo conto di come la temperatura dell’abitacolo influenzi il comportamento delle schiume. Tanta attenzione è stata prestata pure sulla protezione degli equipaggi in caso di brusco atterraggio frontale del veicolo, con conseguente ribaltamento. Il crash box in CFRP (poliuretano termoplastico misto a fibra di carbonio) collocato all’estremità anteriore del telaio è ora più pronunciato.
Per facilitare il lavoro degli equipaggi, gli ingegneri Audi hanno ottimizzato l’isolamento acustico e l’impermeabilizzazione dell’abitacolo. Parallelamente, il cofano modificato scherma meglio da fango e acqua, consentendo al parabrezza di rimanere pulito.
TEMPI DI RIPARAZIONE RIDOTTI
Accorciare i tempi d’intervento sulle vetture durante la gara è molto importante. Per questo, Audi ha deciso di adottare viteria ottimizzata, nuovi utensili specifici, sistemi di rifornimento più efficienti e inedite soluzioni di fissaggio della carrozzeria, prediligendo il ricorso ai bulloni piuttosto che agli incollaggi.