Il Web ha compiuto da poco il suo 32esimo compleanno e il suo creatore, Tim Berners-Lee, ha deciso di vendere sotto forma di NFT il codice usato per dargli forma. È l’ennesima dimostrazione della capacità dei Non Fungible Token (qui l’approfondimento di HDblog) di rendere praticamente unica qualsiasi entità digitale, che si tratti di un’opera d’arte o delle righe di codice scritte per creare il World Wide Web. Unica (o disponibile in pochi pezzi) e quindi capace di acquistare un valore molto superiore rispetto ad un qualsiasi file digitale replicabile.
La decisione di Berners-Lee ha fatto discutere chi ha notato come il papà del Web, all’epoca, non abbia brevettato la sua invenzione mentre ora voglia in qualche modo lucrarci. Polemiche sterili perché Sotheby’s, che si occuperà di curare l’asta, ha già detto che il ricavato sarà devoluto ad alcune iniziative benefiche individuate dai coniugi Berners-Lee.
Ma cosa esattamente acquisteranno i partecipanti all’asta? L’oggetto è costituito da quattro articoli digitali racchiusi in un unico NFT:
- i file originali con marcatura oraria del codice sorgente scritto per il progetto;
- una visualizzazione animata di quel codice,
- una lettera scritta da Tim Berners-Lee legata al progetto;
- un poster digitale del codice creato da Tim Berners-Lee
In totale circa 10.000 righe di codice dall’inestimabile valore storico. Il fatto che ora lo stesso Berners-Lee autentichi questi file utilizzando lo strumento dell’NFT attribuisce alla risorsa anche un valore economico che si preannuncia altrettanto elevato. Sotheby’s pubblicizza l’NFT come l’unica copia firmata del codice per il primo browser web esistente. Il creatore non ha dubbi sulla scelta di renderlo disponibile come NFT:
Perché un NFT? Beh, è una cosa naturale da fare quando sei un informatico, quando scrivi codice e lo hai fatto per molti anni. Mi sembra giusto firmare digitalmente il mio autografo su un artefatto completamente digitale.
E per chi teme che la scelta di Berner’s Lee non sia rispettosa del tema dell’ecosostenibilità, Sotheby’s garantisce che l’impronta di carbonio di questo NFT è trascurabile: la casa d’aste si farà carico della compensazione delle emissioni di carbonio legate al conio e alla vendita dell’NFT. L’asta per la vendita si terrà tra il 23 e il 30 giugno con una base di 1.000 dollari. Senza nulla togliere all’importanza di Twitter, si ricorda che il primo messaggio del suo creatore è stato venduto all’asta per 2,9 milioni di dollari. 10.000 righe del codice che hanno dato vita al Web potrebbero raggiungere cifre molto maggiori.