La nuova BMW X2 è la prima generazione che introduce anche la versione elettrica BMW iX2, ma non per questo si dimentica delle motorizzazioni tradizionali benzina o diesel. Gemella diversa di Mini Countryman, la piattaforma è la stessa, X2 si distingue dalla proposta a marchio inglese (ormai tedesco) perché punta su uno stile SUV coupé come da tradizione dei modelli dispari di BMW.
Tutte le BMW X2 sono prodotte a Regensburg in un’impianto che utilizza un’unica linea di assemblaggio a prescindere dalla motorizzazione (elettrica o benzina), ed è sempre da qui che arrivano le batterie. La fabbrica è di quelle flessibili che variare il mix a seconda delle richieste, strategia propria non solo di BMW, ma anche di altri produttori che preferiscono attendere prima dell’all-in nella mobilità elettrica.
Curioso, però, è che nell’analisi previsionale fatta da BMW per l’intero ciclo di vista di questa X2 (da oggi ai prossimi 7 anni), il mix di vendita per il mercato Italiano raggiungerà la parità, circa il 50% delle X2 saranno elettriche, anche se in questi primi anni le protagoniste saranno le versioni diesel.
PROVA SU STRADA: M35i VS iX2
In questo primo contatto le motorizzazioni disponibili per la prova erano le due top di gamma, rispettivamente la più potente benzina, la X2 M35i xDrive, e la più potente tra le due proposte elettriche, iX2 xDrive30:
- X2 M35i xDrive: benzina da 300 cv, trazione integrale
- iX2 xDrive 30: elettrico da 313 cv, trazione integrale
L’elettrica xDrive30 utilizza due motori elettrici per avere le quattro ruote motrici: insieme generano 313 cv di potenza massima (230 kW) con una coppia da 494 Nm che si fa sentire nei sorpassi e nelle accelerazioni: da 0 a 100 in 5,6 secondi con 180 km/h di velocità massima. L’autonomia dichiarata è di 417/449 km nel ciclo WLTP.
Le opzioni per la ricarica prevedono il caricatore trifase a 11 kW di serie (6.5 ore), il trifase da 22 kW optional (3 ore e 45 minuti) e la ricarica in corrente continua a 130 kW (10-80% in 29 minuti).
La batteria è da 64,8 kWh, dichiarata per un’autonomia WLPT da 417 a 449 chilometri e c’è la modalità con la rigenerazione massima che risulta davvero incisiva nel rallentare l’auto avvicinandosi ad una guida quasi ad un pedale. Inutile parlare troppo delle prestazioni: scatti istantanei, sorpassi sempre in sicurezza e un motore che aggiunge quel fattore divertimento perché c’è una sola paletta al volante, quella sinistra del “boost”, che per 10 secondi ci da la massima potenza dei motori: il sound cambia, la grafica pure e sembra di essere in un videogioco.
La sensazione da videogioco, però, non sparisce del tutto neanche quando passo sulla X2 M35i xDrive, l’altro estremo della gamma con il suo quattro cilindri da 300 cv e 400 Nm che scatta da 0 a 100 in 5,4 secondi (si ferma a 250 km/h di velocità massima) Il motivo? Il sound è potenziato artificialmente all’interno dell’abitacolo, ma tutto sommato è piacevole, seppur manchi quel colpo allo stomaco tipico dei vecchi scarichi sportivi (e grezzi). Dobbiamo farcene una ragione: le normative hanno influito pesantemente su tutti questi aspetti.
Pur essendo un “bel ferro”, con un telaio piacevolmente messo a punto per non farci percepire la guida da SUV, la M35i manca di quell’aggressività da vera sportiva, e l’erogazione (insieme ad un cambio automatico Steptronic 7 con rapporti più lunghi di quanto ci aspetteremmo) è quasi da diesel prestazionale piuttosto che da benzina. Lo conferma l’ottima coppia, 400 Nm. Non ci troviamo su una i30 N per intenderci, ma neanche su una M3 per restare in casa BMW: i tedeschi hanno tarato tutto per creare un’auto decisamente prestazionale, ma non da calcio nella schiena ad ogni cambiata come potrebbe desiderare qualcuno.
PREZZI E VERSIONI
Ci sono anche “quelle normali”, sia nel mondo termico, sia nel mondo elettrico. BMW iX2 eDrive 20 è l’elettrica d’ingresso da 150 kW (204 cv) e 250 Nm. Costa 49.100€, raggiunge i 170 km/h, scatta in 8,6 secondi ed è a trazione anteriore con un solo motore elettrico posizionato davanti. Autonomia dichiarata? 438/478 chilometri nel ciclo WLPT.
La versione d’ingresso (X2 sDrive 20i MHEV) nel mondo benzina monta un tre cilindri mild hybrid a 48 V per 170 cvdi potenza complessiva con 280 Nm di coppia massima, 8,3 secondi per lo 0-100 e 213 km orari di velocità di punta. Costa 46.100€ inclusa la messa in strada.
La più “economica” è la diesel, BMW X2 sDrive18d, ha 150 cv (360 Nm), scatta da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi, raggiunge i 210 km/h e costa 44.800€. Servono 50.200€ per portarsi a casa la sDrive 20d (MHEV) che, a differenza della 18d, è una diesel mild-hybrid a 48 V e che quindi raggiunge i 163 cv con lo spunto del piccolo motore elettrico.
Infine le due top di gamma: X2 M35i xDrive costa 63.200€, e iX2 xDrive 30 è disponibile a 60.000€. Per entrambe, così come per gli altri modelli citati, il prezzo è quello comprensivo di MSS.
L’equipaggiamento di serie per BMW X2 proporrà il clima automatico a due zone, navigatore BMW Maps, volante in pelle Sport, portellone posteriore elettrico, quattro prese USB-C (e due 12 V, una nell’abitacolo e una nel bagagliaio), e tutti gli ADAS base ormai obbligatori. Restano optional gli ADAS per la guida semi autonoma (centramento dell’auto in corsia e cruise control adattivo), così come è optional il monitoraggio dell’angolo cieco con “exit warning”.
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