Entro il 2050 bisognerà raggiungere la neutralità carbonica, questo significa adottare soluzioni che permettono di ridurre l’impiego di combustibili fossili o adottare tecnologie in grado di sequestrare il carbonio qualora non fosse possibile eliminarlo, come nei settori hard-to-abate. Tutte queste soluzioni di decarbonizzazione comprendono le fonti di energia rinnovabile, il nucleare e il CCS (Carbon Capture and Storage).
A proposito della tecnologia CCS, a breve entrerà in funzione il primo impianto al mondo su scala industriale abbinato a un cementificio (settore difficile da decarbonizzare), che sarà operativo entro il 2025.
SLB CAPTURI
Il sito in cui sorge l’impianto è quello dello stabilimento di cemento di Brevik, in Norvegia. Con il completamento della costruzione del primo impianto di cattura di carbonio su scala industriale, la compagnia SLB Capturi – specializzata in soluzioni modulari per la rimozione e la riduzione del carbonio e applicabile a vari settori, come bioenergia e rifiuti – ha raggiunto un traguardo significativo: la tecnologia permetterà di ridurre le emissioni di CO2 fino a 400.000 tonnellate all’anno.
Egil Fagerland, CEO di SLB Capturi ha dichiarato:
L’impianto CCS di Brevik stabilisce un precedente per future iniziative di cattura del carbonio, in cui gli insegnamenti e le intuizioni di questo progetto rivoluzionario consentono ad altri di seguire.
CEMENTIFICI HARD-TO-ABATE
L’impianto Brevik CCS è un elemento chiave del progetto The Longship CCS, che rappresenta la prima filiera completa in Europa per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 proveniente dalle attività industriali. Giv Brantenberg, direttore generale del Nord Europa, Heidelberg Materials ha affermato:
Il completamento meccanico del progetto Brevik CCS è un risultato fondamentale nel percorso di decarbonizzazione dell’industria del cemento. Questo progetto esemplifica il nostro impegno per l’innovazione, la collaborazione e la ricerca di soluzioni che affrontano la pressante questione del cambiamento climatico. Siamo immensamente orgogliosi della dedizione e del duro lavoro dei nostri team e partner che hanno reso possibile tutto questo.
L’industria del cemento, come anticipato, fa parte dei settori difficili da decarbonizzare ed è responsabile di circa l’8% delle emissioni di gas serra globali, che equivalgono circa a 1,6 miliardi di tonnellate di CO2 l’anno.
SEQUESTRO DELL’ANIDRIDE CARBONICA
L’anidride carbonica catturata verrà convertita in forma liquida e trasferita via mare a un impianto di stoccaggio temporaneo a Øygarden, a nord-ovest di Bergen. Da lì, verrà convogliata attraverso una reta di tubazioni fino alla piattaforma continentale norvegese, dove sarà stoccata in profondità, a circa 2600 metri sotto il fondale marino.
In una fase iniziale, il deposito geologico avrà una capacità di stoccaggio di circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, con possibilità di espansione in futuro, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni industriali. La tecnologia CCS rappresenta un passo avanti nella lotta contro il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, offrendo una soluzione concreta per ridurre le emissioni dei settori hard-to-abate.
In particolare, questo progetto potrebbe fungere da modello replicabile a livello globale, accelerando la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.