Via libera a 1.200 assunzioni a tempo indeterminato da parte del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) entro il 31 dicembre. “Una buona notizia”, ha commentato il ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Marco Bussetti, che in un tweet rileva che le assunzioni sono state possibili “anche grazie alle risorse stanziate questa estate dal Miur. Ora dobbiamo andare avanti e continuare a lavorare per la ricerca italiana”. Per il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, “si tratta della fase iniziale di un piano di stabilizzazioni più ampio che continuerà già dal mese di gennaio”.
Le 1.200 assunzioni consistono in stabilizzazioni del personale precario relative a “diversi profili professionali” ed entro fine novembre si prevedono “ulteriori prese in servizio a tempo indeterminato” di 214 persone tra ricercatori e tecnologi: si tratta di assunzione decise sulla base a precedenti delibere e riguardano, informa il Cnr, “alcune decine di primi ricercatori e dirigenti di ricerca che sono stati vincitori di concorsi appositamente banditi nelle varie Aree strategiche su cui opera la ricerca del Cnr”.
In gennaio sono in programma “un numero significativo di titolari di contratti flessibili”. Tutto questo, ha rilevato Inguscio, “avverrà anche grazie alle risorse economiche aggiuntive messe a disposizione dal Miur nel finanziamento ordinario”. Infine, conclude la nota, “sulla Gazzetta Ufficiale del 6 novembre 2018 sono stati pubblicati 25 bandi per il reclutamento di 145 nuovi ricercatori”.