E’ pronta al lancio nella base americana di Cape Canaveral (Florida) la sonda che si prepara a sfidare il Sole, osservandolo da vicino come non è mai stato fatto. Si chiama Solar Orbiter, è una missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) condotta in collaborazione con la Nasa e uno dei suoi dieci strumenti è italiano, sviluppato dall’Università di Firenze.
Il lancio è previsto con un razzo Atlas 5 alle 5,03 del 10 febbraio. Tutto sembra procedere regolarmente in vista del lancio, dopo che nei giorni scorsi per due volte il contro alla rovescia era stato interrotto. Previsto inizialmente per il 6 febbraio, infatti, il lancio era stato rinviato di 24 ore per un problema tecnico al sistema di Terra e poi per le condizioni meteorologiche sfavorevoli.
L’importante è non superare il tempo limite del 26 febbraio perché solo fino ad allora l’allineamento di Terra e Venere permetterà di indirizzare la sonda verso la sua orbita definitiva, a soli 42 milioni di chilometri dalla nostra stella. La missione è destinata a catturare le prime immagini in assoluto delle regioni polari del Sole e a fornire dati preziosi per studiarne il campo magnetico, che scandisce l’attività solare in cicli di 11 anni e scatena violente tempeste, i cui effetti sulla Terra possono provocare bellissime aurore polari oppure danni a satelliti, comunicazioni radio, Gps e reti elettriche.