In conferenza stampa a Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte ha spiegato che il governo ha scelto di estendere le misure dell’ultimo decreto all’intero territorio nazionale. Una misura inedita e grave, ma secondo Conte “questo è il momento della responsabilità”
(foto: ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con nuove misure urgenti per affrontare l’emergenza coronavirus in Italia. Le nuove imponenti scelte dell’esecutivo – che seguono di poche ore quelle dello scorso weekend che hanno esteso la zona di controllo del contagio del coronavirus e applicato la quarantena alla Lombardia e a 14 province italiane – estendono la zona cosiddetta arancione di contenimento all’intera Italia, fino al 3 aprile. Il governo ha ribattezzato informalmente il provvedimento io resto a casa.
“I numeri ci dicono che c’è stato un forte aumento dei contagi, e purtroppo, dei morti”, ha spiegato Conte davanti ai microfoni, spiegando con aria grave che “le nostre abitudini vanno cambiate, tutti dobbiamo fare sacrifici”. Le misure sono contenute in un dpcm che Conte firmerà già nella serata del 9 marzo, e saranno in vigore dalla mattina del 10 marzo. Prevedono, come già nel caso della Lombardia e delle province, di “evitare spostamenti a meno che giustificati” con tre eccezioni, che il premier ha indicato in “comprovate ragioni di lavoro“, non meglio specificati “casi di necessità” e “motivi di salute”. Il tutto, come già nel decreto precedente, si svolgerà mediante autocertificazione: chi violerà la legge andrà incontro a multe e a reati penali per falsa certificazione.
Gli “assembramenti”, le manifestazioni sportive, i locali
Nel pacchetto del governo, oltre alla chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile, c’è anche un divieto di assembramenti all’aperto, e in locali aperti al pubblico. “Sono consapevole della gravità di intervenire in questo modo, ma è per proteggere tutti noi”, ha spiegato il presidente del consiglio. “Viviamo in un sistema che garantisce cure a tutti, e questo è il pilastro della nostra civiltà”, ha spiegato Conte, dicendo che “questo è il momento della responsabilità”.
Per quanto riguarda le manifestazioni sportive, il governo ha deciso di interromperle in toto: il campionato di calcio di Serie A si fermerà per decreto, e le palestre rimarranno chiuse. Le competizioni a carattere agonistico svolte in luogo pubblico si fermeranno fino al contenimento dell’epidemia.
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