Segnali di risalita della curva dei contagi da virus SarsCoV2 a livello nazionale, mentre nelle regioni l’incidenza è in aumento più marcato in Piemonte e Friuli Venezia Giulia, più lieve in Campania. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
“A livello nazionale continua la frenata del calo dei contagi, sia per la percentuale di positivi ai test molecolari che per il totale di positivi a entrambi i due tipi di test”, osserva l’esperto. “La situazione è di stasi negli ultimi 7-10 giorni e l’analisi alle differenze percentuali mostra che il trend sembra cambiare verso la risalita”.
Da una settimana, inoltre, è in frenata la discesa della curva degli ingressi giornalieri in terapia intensiva”. Quanto ai decessi, “dopo la frenata della discesa della curva dell’incidenza giornaliera di una dozzina di giorni fa, la curva scende in modo lineare”.
A livello regionale, negli ultimi sette giorni l’incidenza è aumentata in Piemonte, dove attualmente è di 28 casi per 100.000 abitanti, e “l’analisi alle differenze percentuali mostra che il trend di crescita si consolida”. In Friuli Venezia Giulia si osserva “una situazione identica al Piemonte, con un’incidenza pari a 42. Si osserva una risalita anche in Campania, ma meno intensa, con un’incidenza di 32. Situazione di stasi nel Lazio, dove l’incidenza è 29, in Lombardia (20) e in Toscana (38). “L’analisi delle differenze percentuali – ha rileva Sebastiani – mostra che si va verso un trend di crescita”. In stasi nelle ultime due settimane l’incidenza in Abruzzo (20 negli ultimi 7 giorni) e Calabria (37). Lieve diminuzione dell’incidenza in Liguria (26), Puglia (17), Umbria (22) e Veneto (44). “In quest’ultimo gruppo di regioni l’analisi delle differenze percentuali mostra che si verso un trend di stasi”, osserva il matematico.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, Sebastiani rileva che “l’effetto di aumento delle dosi somministrate dell’annuncio dell’obbligo del Green pass si è visto solo nella quarta settimana di settembre, poi si e’ tornati a calare, ma adesso inizia a farsi sentire l’effetto dell’entrata in vigore dell’obbligo”. I dati indicano che “la media settimanale delle prime dosi somministrate al giorno tre settimane fa calava di 13.000 unità rispetto alla settimana precedente, due settimane fa calava di 15.000 unità, mentre la media nei primi 5 giorni della settimana scorsa aumentava di 15.000 rispetto a quella nei primi 5 giorni della settimana precedente”.