La sonda Bepi Colombo, impegnata nel suo lungo viaggio verso Mercurio, ha trovato il tempo per dilettarsi come deejay e presentare sui social la sua ultima opera: la ‘musica’ del campo magnetico terrestre, registrata durante il volo ravvicinato dello scorso 10 aprile. La sonda, nata dalla collaborazione fra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e quella giapponese (Jaxa), ha inviato anche 200 ‘cartoline’ della Terra, che sono state poi montate in un video mozzafiato pubblicato su YouTube.
“Ciao terrestri! Ho preparato della musica per voi!”, si legge in un tweet della missione Bepi Colombo. “Non sono certo di quale sia il titolo giusto per il brano. Forse ‘Il suono del campo magnetico?’ Pensate che vada bene? L’ho registrato solo per voi con l’aiuto del mio magnetometro realizzato dall’Università tecnica di Braunschweig e l’Istituto di ricerca spaziale di Graz”. Entusiaste le risposte dei follower, che arrivano a paragonare la registrazione spaziale a un brano del compositore tedesco Stockhausen.
Hello Earthlings! I made some music for you! I’m not sure about the right name for the song. Maybe ‘The Sound of the Magnetic Field’? Do you think it’s good? I recorded it just for you with the help of my magnetometer instrument built by@tuBraunschweig and @IWF_oeaw pic.twitter.com/PR0i0ghW6n
— Bepi (@ESA_Bepi) April 21, 2020
Il saluto ravvicinato alla Terra del 10 aprile, necessario per aggiustare la traiettoria e prendere la spinta verso Mercurio, ha offerto a Bepi Colombo la possibilità di scattare dei selfie emozionanti con la Terra e la Luna sulla sfondo: sono oltre 200 le immagini che l’Esa ha poi montato in un unico video.
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Nei primi fotogrammi, ripresi il 9 aprile, la Terra appare in lontananza come una biglia rotante in avvicinamento verso la sonda. Successivamente, le immagini riprese in prossimità della minima distanza dalla Terra (appena 12.700 chilometri) mostrano maggiori dettagli, come il profilo dell’Africa orientale, la penisola arabica e l’India. Infine, le ultime immagini riprese durante la fase di allontanamento, mostrano la Terra che rotola via via sempre più grande, immersa nell’oscurità dello spazio. Anche la Luna fa una breve apparizione, come uno spicchio di luce vicino all’estremità del pannello solare della sonda.