(ANSA) – ROMA, 19 DIC – La spinta alla trasformazione
digitale data dalla pandemia ha ampliato le superifici di
attacco degli hacker, oramai organizzati in vere e proprie
industrie del crimine. Se nel 2021 hanno usato sempre più
ransomware, nel 2022 a queste aggressioni con richiesta di
riscatto si affiancheranno le intrusioni nei cloud, lo
sfruttamento di vulnerabilità sconosciute nei sistemi, il furto
di dati ai Vip e la compromissione dei dispositivi connessi come
le auto. A tracciare un quadro per l’anno che verrà sono gli
esperti dell’azienda di sicurezza Yarix che invitano le aziende
a potenziare la protezione e a “pensare come i criminali” per
prevenite gli attacchi.
“Nel 2022 ci aspettiamo che continuino gli attacchi
ransomware basati su un modello di estorsione a quattro livelli:
rendere inutilizzabili i dati della vittima chiedendo un
riscatto per riottenerne l’accesso, minacciare di divulgare i
dati e di rendere pubblica la violazione, minacciare di colpire
i clienti della vittima e attaccare la supply chain, cioè i suoi
fornitori di tecnologia con l’obiettivo di manipolare e
compromettere l’infrastruttura e il codice sorgente del
software”. E il furto di dati, secondo i ricercatori, rimarrà
uno degli aspetti critici del 2022, con eventi che riguarderanno
figure apicali o di spicco (VIP, influencer) in quanto più
esposte pubblicamente, allo scopo di ampliare il fenomeno
mediatico. Inoltre, con la migrazione sempre più massiccia verso
ambienti cloud – secondo Gartner la spesa globale per questi
servizi aumenterà del 54% rispetto al 2020 – i cybercriminali
tenteranno sempre più l’accesso con l’uso di email di phishing
per rubare le credenziali, ma verrà sfruttata anche la potenza
di calcolo del cloud per fabbricare illecitamente criptovalute.
(ANSA).