E’ la squadra di Gabriele Roggi, dottorando del Politecnico di Milano, ad aggiudicarsi la prima edizione del ‘Leonardo Drone Contest’, la competizione lanciata da Leonardo, in collaborazione con sei atenei italiani, per promuovere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale applicata ai sistemi senza pilota. Al secondo posto si è classificata la squadra di Lorenzo Gentilini dell’Università di Bologna, che ha conquistato anche il premio speciale della giuria, mentre sul terzo gradino del podio è salito il team dell’Università Federico II di Napoli.
L’annuncio è stato dato durante una cerimonia di premiazione virtuale in cui sono intervenuti i ministri del’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano, e dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca di Torino Chiara Appendino, l’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo, e il esnior vice president Unmanned Systems di Leonardo, Laurent Sissmann.
La premiazione dei vincitori è avvenuta dopo che i loro droni hanno battuto i concorrenti messi in campo da Politecnico di Torino, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università degli Studi di Roma Tor Vergata in occasione delle gare che si sono tenute il 18 settembre a Torino, nel campo di gara allestito presso la sede della Divisione Velivoli di Leonardo.
“Il Drone Contest – commenta Alessandro Profumo, ad di Leonardo – è una competizione unica nel suo genere: sperimenta le tecnologie e le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale applicata al volo autonomo, una sinergia che porterà allo sviluppo di sistemi intelligenti che possono essere impiegati in missioni civili e militari, come missioni di soccorso, pattugliamento e rilevazione dati. Inoltre, coinvolge il mondo accademico e della ricerca, creando un modello di cooperazione virtuoso con l’industria”. L’obiettivo è creare “un ecosistema dell’innovazione” a beneficio dell’intero Paese. “Per queste ragioni – continua Profumo – credo che il Drone Contest sia un terreno fertile per coltivare nuove figure professionali altamente specializzate, e allo stesso tempo che possa favorire l’inserimento di giovani talenti in un futuro contesto lavorativo”.
Talenti come quelli dei sei dottorandi che si sono dati battaglia a Torino con i loro droni. In un video, trasmesso durante la premiazione, hanno raccontato in prima persona i timori, le ansie e gli imprevisti che hanno caratterizzato la sfida. “E’ stato emozionante”, ha ribadito il vincitore Gabriele Roggi collegato in diretta. “E’ difficile portare il prototipo sperimentato in laboratorio in un ambiente diverso che presenta condizioni mai viste: i problemi non sono mancati, ma siamo riusciti a vincere comunque grazie all’autonomia del nostro drone, che ci ha permesso di essere più precisi viaggiando a bassa velocità”.
Le sfide però non finiscono qui, perché il Drone Contest andrà avanti fino al 2022 con altre gare, come spiega Laurent Sissmann di Leonardo: “di anno in anno crescerà la difficoltà, chiederemo ai partecipanti di affrontare problematiche sempre più complesse e interdisciplinari, al limite dell’impossibile”.