Il CEO di Telegram Pavel Durov è in carcere da sabato scorso dopo essere stato arrestato all’aeroporto Le Bourget di Parigi. Tramite un documento pubblicato dal Tribunale Giudiziario della capitale francese si apprende che l’indagine giudiziaria è stata aperta l’8 luglio “a seguito di un’indagine preliminare avviata dalla Sezione J3 – JUNALCO (Lotta contro la criminalità informatica) della Procura di Parigi“.
I capi di imputazione sono in tutto dodici:
- complicità: webmastering di una piattaforma online per facilitare transazioni illegali nei gruppi di criminalità organizzata
- rifiuto di comunicare, su richiesta delle autorità competenti, informazioni o documenti necessari per effettuare intercettazioni consentite dalla legge
- complicità: possesso di immagini pornografiche di minori
- complicità: distribuzione, offerta o messa a disposizione di immagini pornografiche di minori all’interno di gruppi organizzati
- complicità: acquisizione, trasporto, detenzione, offerta e vendita di sostanze stupefacenti
- complicità: offerta, vendita o messa a disposizione senza motivo legittimo di apparecchiature, strumenti, programmi o dati progettati o adattati per ottenere l’accesso e danneggiare il funzionamento di un sistema di trattamento automatizzato dei dati
- complicità: frode organizzata
- associazione a delinquere finalizzata a commettere un reato o un crimine punibile con la reclusione pari o superiore a cinque anni
- riciclaggio di proventi derivanti da reati e crimini di gruppi organizzati
- fornitura di servizi di crittografia volti a garantire la riservatezza senza una dichiarazione certificata *
- fornitura di strumenti di crittografia che non si limita a garantire l’autenticazione o il monitoraggio dell’integrità senza una dichiarazione preventiva *
- importazione di uno strumento di crittografia che garantisce l’autenticazione o il monitoraggio dell’integrità senza dichiarazione preventiva *
*: aspetto che riguarda l’obbligo da parte di alcune app di rispettare la nuova legge francese sulla crittografia. L’algoritmo per la crittografia di Telegram è proprietario e la piattaforma non ha mai fornito la documentazione necessaria per la distribuzione dell’app nel Paese.
Le indagini proseguiranno ora con il coinvolgimento del Centro per la lotta contro la criminalità informatica e dell’Ufficio nazionale antifrode. La custodia cautelare è stata prorogata fino a domani, 28 agosto.
EFFETTI COLLATERALI
Da quando Durov è stato arrestato, Telegram ha registrato negli USA un incremento del 4% dei download sino ad arrivare al secondo posto su App Store nella categoria Social Network. In questo momento è scesa al terzo alle spalle di Threads e di WhatsApp. In Francia Telegram è prima tra le app social e addirittura terza nella classifica generale su App Store. Escludendo i giochi, negli Stati Uniti è balzata dal 18° all’8° posto.
AGGIORNAMENTO: IL COMMENTO DELLA RUSSIA
17:05, 27/8
Il Cremlino ha commentato l’arresto di Pavel Durov: in mancanza di prove serie si tratta di un caso politico, ha affermato il portavoce del presidente Putin Dmitri Peskov.
Le accuse sono davvero molto serie e richiedono prove altrettanto serie, altrimenti si tratterà di un tentativo diretto di limitare la libertà di comunicazione e, si potrebbe anche dire, di un’intimidazione diretta nei confronti del capo di una grande azienda. Cioè sarà esattamente una questione politica, cosa che ieri in questa storia è stata negata dal signor Macron.
Il presidente della Duma Vjačeslav Volodin rincara la dose, dicendo che dietro l’arresto di Durov ci sarebbero gli Stati Uniti: “Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane è importante per Biden prendere il controllo di Telegram“.
AGGIORNAMENTO: LIBERTÀ CONDIZIONALE
23:30, 28/8
Come dichiarato dalla procuratrice di Parigi Laure Beccuau a conclusione di un’udienza protrattasi per ore, i giudici hanno concesso a Pavel Durov la libertà condizionale dietro una cauzione di 5 milioni di euro, ma con la proibizione di lasciare la Francia: dovrà presentarsi due volte a settimana in una stazione di polizia.
È emerso inoltre che il fondatore di Telegram sarebbe sotto inchiesta anche per violenze gravi a danno di uno dei suoi figli: l’indagine, aperta ora, riguarderebbe fatti avvenuti a Parigi.