Un lettore, Giovanni L., mi segnala una chicca divertente di Google Traduttore: se gli si chiede di tradurre in inglese “salsicce e friarielli” , risponde con un epico:
“bhooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo- ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo”
Giovanni se ne è accorto cercando la traduzione in inglese di alcuni termini relativi al cibo.
Cosa ancora più curiosa, la “traduzione” proposta da Google Traduttore ha tanto di bollino che dichiara che si tratta di una “Traduzione verificata dai collaboratori di Google Traduttore”. Meno male che l’hanno verificata, altrimenti chissà cosa sarebbe successo.
Giovanni nota che “traduzioni simili ci sono anche per tutte le altre lingue, al massimo cambia il numero di “o” finali. Gli stessi risultati si ottengono dall’app per iOS.” E anche dall’app per Android, secondo questa segnalazione. Se invece chiedo all’assistente vocale di Google, mi risponde (abbastanza correttamente) “sausage and broccoli.” Se vi state chiedendo cosa sono i friarielli, Wikipedia dice che si tratta delle “infiorescenze appena sviluppate della cima di rapa”.
Se invece vi state chiedendo come sia possibile un errore di traduzione del genere, oltretutto “verificato”, la risposta è probabilmente legata al fatto che chiunque può diventare “collaboratore” di Google Translate. L’ho fatto anch’io in pochi secondi: è sufficiente visitare la pagina di Google Traduttore, accedere con il proprio account Google, e cliccare su Contribuisci. Dopo una decina di frasi di prova da verificare sono stato accettato.
Le traduzioni “verificate”, secondo Google, sono quelle che hanno molti voti di collaboratori che le dichiarano corrette. Tutto qui.
In altre parole, se un numero sufficiente di persone si mette d’accordo di diventare collaboratore di Google Traduttore e di “tradurre” la parola italiana scolopendra con tiger probabilmente riuscirà a farla diventare una traduzione “verificata” al posto della traduzione corretta (che è scolopendra). La cosa dovrebbe essere ancora più facile con le sequenze di parole, come appunto “salsicce e friarielli”.
Questa manipolazione ricorda molto il googlebombing che andava di moda anni fa, ossia creare tante pagine contenenti un link a un sito specifico usando sempre lo stesso testo. Per esempio, nel lontano 1999 si poteva digitare more evil than Satan himself in Google e ottenere come primo risultato il sito di Microsoft.