Dopo la dismissione dei treni a carbone, si può dire che il sistema ferroviario sia rimasto ancora in qualche modo dipendente da questa materia prima. I treni elettrici, infatti, funzionano indirettamente sempre grazie al carbone: quello usato per produrre energia nelle centrali elettriche, in questo caso. L’obiettivo, ora, è “decarbonizzali” per davvero.
“Puntiamo a decarbonizzare il sistema ferroviario – ribadisce il CEO di Gruppo FS in un’intervista al Sole 24 Ore – attraverso un piano che prevede oltre 1 gigawatt di fotovoltaico installato entro il 2029″.
L’investimento previsto è di 1,3 miliardi, per dare vita “al più grande progetto fotovoltaico d’Italia”. Un progetto degno delle Ferrovie dello Stato, il primo consumatore di energia elettrica in Italia. Con circa 7 terawattora ogni anno, FS copre da sola una quota pari a circa il 2% della domanda nazionale.
Gli impianti installati potranno arrivare a produrre il 19% dell’energia necessaria al 2029 e il 35-40% al 2034; quindi, in media, 2,6 TWh a regime. La costruzione avverrà su aree di pertinenza delle FS, ma anche no: il Gruppo, infatti, è aperto anche alla stipula di partnership, e per questo sta già iniziando a studiare “una serie di opportunità laddove ci sono aree [idonee] prossime alle nostre linee ferroviarie e che quindi possono consentire un collegamento diretto alla nostra infrastruttura”.
Penso che un progetto di questo tipo possa attirare l’attenzione di soggetti
finanziari o industriali che sono tipicamente gli sviluppatori e che poi si
dedicano alla gestione degli impianti. A noi non interessa, come ho già
detto, gestirli. Perciò possiamo siglare dei contratti per poter utilizzare
questi impianti per un certo arco di tempo o possiamo anche rilevare
impianti già installati, magari con un partner.
L’interesse non è ancora stato sondato, comunque: “Prima di individuare un eventuale partner, vogliamo portare il progetto a un livello uno di presentabilità”, spiega ancora l’AD. Le interlocuzioni con le banche, invece, sono già state avviate.
Accanto agli impianti di generazione sorgeranno impianti di stoccaggio, per supplire al calo di disponibilità insito nella natura intermittente dell’energia solare. Si prevede di partire già dal 2025, arrivando a dicembre con 47 megawatt installati.