Gli elettrodomestici, come avverte il nome, consumano energia. Però tra questi ve ne è uno davvero letale, capace di alzare drasticamente la bolletta. Scopriamo insieme di quale si tratta.
Un tempo le preoccupazioni sul consumo di elettricità degli elettrodomestici erano assai rare; si accendeva l’apparecchio e via, addirittura abbandonandolo connesso alla presa. E tutti gli elettrodomestici consumavano molto di più, con voltaggi elevati e una generosa dispersone di energia elettrica. Chi ha mai usato un aspirapolvere Dyson degli anni che furono? Più che uno strumento ‘normale’ era un buco nero, un ‘aspiratutto’ dalla potenza prodigiosa.
Oggigiorno invece, a seguito della transizione energetica e del caro prezzi connesso alla guerra Ucraina-Russia e all’inflazione, si cercano elettrodomestici capaci di ‘tagliare’ costi, rigorosamente classificabili nell’ormai fideistica ‘classe energetica A’. Esigenze ambientali e di risparmio appaiono congiunte in un unico sforzo, volto a ridurre le bollette. E proprio quest’ultime continuano a salire, trainate dall’utilizzo indiscriminati di condizionatori e ventilatori.
Sulle spese in arrivo, non c’è granché che si possa fare; il periodo utile per l’autolettura, per molti, è ormai passato e pertanto i consumi verranno valutati sulla base di stime. In questo contesto cercare di tagliare i costi è (in parte) inutile.
Se invece si vuole guardare al futuro, cioè alle spese in autunno, quando il prezzo del gas risalirà a nuovi – preoccupanti – livelli, è bene iniziare a valutare quale elettrodomestico non utilizzare, quale evitare perchè semplicemente troppo energivoro, troppo ‘impattante’ sulla bolletta.
L’elettrodomestico che ‘uccide’ la bolletta
L’elettrodomestico in assoluto che è bene evitare di usare, pena letali conseguenze per il proprio conto in banca, è il phon. Il caro, vecchio, phon consuma 40kWh; naturalmente molto cambia a seconda di come, quanto e di quale modello si usi. Come sempre i più vecchi, i più antichi consumano maggiormente (ma sono anche più efficaci). I modelli invece dei saloni di bellezza risultano molto più pesanti sulla bolletta; però in quel caso si presume che il calcolo energetico sia stato incluso nel preventivo dell’attività di esercizio.
Occorre poi considerare le modalità di utilizzo dell’asciugacapelli. Un modello che funziona a regime ridotto potrebbe richiedere più tempo per asciugare i capelli e quindi risultare, ed è un interessante paradosso, molto più costoso. Al contrario un phon potente, ma che richiede pochi minuti di utilizzo, risulterebbe allora più conveniente.
Molto dipende dal tipo di utilizzo, dal genere di tecnologia adottato e anche dai propri capelli e da quale stress possono sopportare. Capelli particolarmente robusti, crespi, possono sopportare un uso del phon disinvolto, ad alta potenza. Discorso diverso per chi invece presenta una capigliatura fragile, da trattare con attenzione.