Con l’entrata in vigore del DMA la condivisione automatica dei dati diventa illegale nella UE.
Il prossimo 7 marzo entrerà in vigore nell’Unione Europea il Digital Markets Act, che introduce nuove norme per la gestione, tra le altre cose, dei dati degli utenti conservati dalle varie piattaforme online.
Per gli utenti dei servizi di Meta – Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger – ciò si traduce nella possibilità di scegliere se continuare a condividere i dati tra di essi oppure se separare i due account.
La condivisione automatica, finora attiva, è infatti esplicitamente vietata dal DMA: Meta correrà ai ripari chiedendo ai propri utenti una conferma della condivisione o una revoca dell’autorizzazione a farlo.
Si potranno così separare Facebook e Instagram, ma anche Facebook e Messenger: quest’ultimo potrà essere usato quindi con un account separato da quello di Facebook. Ancora, si potrà bloccare la condivisione delle informazioni tra l’account Facebook e Facebook Gaming, o Facebook Marketplace.
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Un’eventuale decisione in questo senso comporterà, nel caso di Marketplace, la riduzione dei mezzi di comunicazione tra venditori e acquirenti alla sola email: non sarà più possibile usare Messenger. Nel caso di Gaming, invece, sarà disabilitato il multiplayer.
Meta, dal canto proprio, ha già annunciato di non capire proprio perché mai qualcuno voglia separare gli account, poiché l’interazione tra essi – a detta di Meta – porta un’infinità di vantaggi; certamente, quando le comunicazioni circa la novità arriveranno agli utenti, queste cercheranno di esercitare una certa pressione affinché la separazione non avvenga.
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Dal punto di vista di Meta, infatti, mantenere la condivisione delle informazioni tra gli account, formando così un unico profilo della persona, è sicuramente meglio: dopotutto, come ammetteva qualche tempo fa Mark Zuckerberg davanti al Senato americano, il cuore dell’attività dell’azienda è la vendita di pubblicità.
Più il profilo dei potenziali bersagli delle campagne pubblicitarie è preciso, pertanto, più la piattaforma diventa appetibile per gli inserzionisti.
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