Fallisce il nuovo test del paracadute della missione europea per Marte, ExoMars 2020, destinata a portare il primo rover europeo sulla superficie del pianeta rosso e il cui lancio è previsto tra il 25 luglio e il 13 agosto 2020.
L’Agenzia spaziale europea (Esa), che porta avanti la missione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos, ha confermato che il test del paracadute è fallito durante una prova in Svezia avvenuta il 5 agosto ed è il secondo fallimento del test, dopo quello del 28 maggio. Il sistema di atterraggio della missione è dotato di quattro paracadute, di cui il più grande di 35 metri costruito dall’azienda italiana Arescosmo.
“È deludente che gli adattamenti di progettazione introdotti a seguito delle anomalie della prova precedente non ci abbiano aiutato a superare con successo il secondo test, ma come sempre restiamo concentrati e stiamo lavorando per comprendere e correggere il difetto al fine di lanciare la missione l’anno prossimo”, rileva Francois Spoto, team leader di ExoMars per l’Esa. “Arrivare su Marte – aggiunge – e in particolare l’atterraggio su Marte è molto difficile. Siamo impegnati a sviluppare un sistema che porterà in sicurezza il nostro carico utile sulla superficie di Marte al fine di condurre la sua unica missione scientifica”. Il 28 maggio erano stati testati tutti e quattro i paracadute nel sistema di atterraggio ExoMars dopo aver lasciato cadere il veicolo di prova da un pallone stratosferico a circa 29 chilometri di altitudine.
L’Esa ha precisato che tutti i meccanismi di spiegamento hanno funzionato come previsto, ma sono stati riscontrati danni al tessuto dei paracadute prima dell’apertura. Dopo aver apportato alcune modifiche, si è proceduto a un secondo test in quota il 5 agosto, concentrandosi solo sul paracadute principale, ma anche questa prova ha prodotto un risultato insoddisfacente. Tutti i componenti sono stati recuperati e sono attualmente in fase di valutazione. L’analisi dovrebbe rivelare la causa principale dell’anomalia, al fine di procedere con ulteriori modifiche prima dei successivi test previsti entro la fine di quest’anno e all’inizio del 2020.