
La prima Ferrari elettrica? Tutto procede secondo i piani e ad ottobre il Cavallino Rampante presenterà il “cuore ingegneristico” di questo atteso modello, primo di tre step che porterà Maranello nel 2026 a svelare questa vettura. A chiarire che non ci sono ritardi o ripensamenti ci pensa Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari nel corso di una conference call in occasione della presentazione dei dati finanziari della sua società. Dunque, la Ferrari elettrica non è in ritardo e tutto procede come previsto. Dopo l’appuntamento di ottobre, all’inizio del 2026 Ferrari farà vedere l’abitacolo della sua prima elettrica per poi arrivare in primavera alla presentazione vera e propria. Insomma, tutto come da piani originali.
Nonostante ci sia molto scetticismo sull’appeal delle elettriche premium ad alte prestazioni, il Cavallino Rampante è fiducioso del successo di questo suo modello. Secondo Vigna, ci sono persone, anche non europee di 60 o 35 anni che intendono diventare ferrariste proprio con l’arrivo della nuova elettrica. Insomma, l’interesse per la prima BEV del Cavallino Rampante sembra già alto.
NESSUNA SECONDA ELETTRICA
Negli ultimi mesi ci sono stati diversi rumors su di un possibile secondo modello elettrico di Ferrari. Vigna è intervenuto su questo tema andando sostanzialmente a smentire quante indiscrezioni, evidenziando di non aver mai parlato di una seconda elettrica. Insomma, al momento Maranello si sta concentrando solamente sulla sua prima BEV.
TEST SEGRETI NOTTURNI PER LA PRIMA ELETTRICA
L’amministratore delegato ha poi raccontato un aspetto interessante dello sviluppo della prima elettrica Ferrari. Vigna avrebbe già guidato diversi prototipi della vettura. Test che si sono svolti di notte per evitare sguardi indiscreti dato che questi collaudi avvengono con vetture prive di alcun camuffamento. Negli ultimi mesi abbiamo visto diversi muletti della prima elettrica ma tutti camuffati con una carrozzeria provvisoria. Vigna ha già avuto modo di testare i prototipi con le forme definitive ma proprio per questo, i test avvengono in segreto, di notte in “luoghi pieni di zanzare” nella zona del Balocco.