Dai laghi nascosti sotto i ghiacci dell’Antartide a Marte: sono nate per esplorare i Poli, le tecnologie all’avanguardia che nel 2018 hanno permesso di scoprire un lago di acqua liquida nel sottosuolo del pianeta rosso. Ad esse è dedicata la nuova puntata di Geoscienze News, il TG web dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) realizzato in collaborazione con il canale Scienza&Tecnica dell’Ansa.
Da più di 30 anni il Laboratorio di Radioglaciologia dell’Ingv si occupa di progettare e sviluppare radar per la prospezioni delle grandi calotte glaciali di Artico e Antartide, come dei ghiacciai alpini, spiega Stefano Urbini. Grazie a questi strumenti, installati a bordo di aerei o di elicotteri, è stato possibile partecipare a importanti progetti internazionali, come BedMap.
Condotto grazie al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) il progetto Bedmap ha permesso di ricostruire la struttura dell’Antartide al di sotto della calotta ghiacciata, per un superficie superiore di una volta e mezzo quella dell’Europa. E’ stato ricostruito in questo modo un gigantesco reticolo di laghi e le stesse tecnologie hanno permesso di esplorare il sottosuolo marziano.
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