L’irriverente cantante mascherata è protagonista di una clip che la inserisce in alcune scene della serie di Netflix: un connubio perfetto
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È disponibile da oggi, 5 novembre, su Netflix la seconda stagione di The End of the F***ing World. Il teen drama fuori dagli schemi, tratto dalla graphic novel di Charles Forsman, raccontava nella prima stagione la storia di due diciassettenni, James (Alex Lawther) e Alyssa (Jessica Barden), i quali decidono – ribelli e frustrati dalla loro vita – di fuggire da tutto e da tutti, incappando in una serie di intoppi madornali (tra i quali un omicidio) prima di un tragico epilogo. La seconda stagione riprende esattamente da quel punto e conferma lo stile abrasivo e controcorrente della scrittura, nonché l’analisi di traumi profondi.
Per il lancio dei nuovi episodi di un prodotto così peculiare, la piattaforma di streaming ha pensato per l’Italia a una testimonial d’eccezione. In una clip promozionale per la nuova stagione, infatti, compare la cantante Myss Keta. L’artista mascherata partecipa grazie a un abile montaggio ad alcune scene tratte sia dalla prima che dalla seconda stagione: nel primo caso la vediamo nei panni di una peculiare cameriera di diner, costretta “dopo un sold out al Berghain” a quel nuovo impiego e a doversi sorbire le intemperanze della sboccata Alyssa; riconosce però subito in lei un innato talento e vuole arruolarla fra le sue “ragazze di Porta Venezia”. Ecco quindi che ci ritroviamo due anni dopo nel secondo ciclo di episodi, quando è la stessa Alyssa a lavorare in una tavola calda: la ragazza scopre che Myss Keta l’ha seguita ed è tornata a prenderla facendole una proposta che non può rifiutare: “Dai baby, sali in macchina con me che ti porto in mezzo alla natura”, come recita uno dei suo brani.
L’intento del video è chiaro: provocare un cortocircuito fra la presenza dell’eccentrica musicista e una serie che già di per sé ha la sua buona dose di originalità e umorismo spinto. Myss Keta, reduce dal successo del suo ultimo disco Paprika (che ha presentato anche al Wired Next Fest), ha concluso quest’estate un tour che l’ha portata in tutta Italia e ha girato in ottobre anche diverse città europee come Zurigo, Londra, Berlino (al Berghain, appunto) e Parigi, mentre a novembre si esibirà in altre date italiane fino all’atteso concerto all’Alcatraz di Milano il 27 novembre. Fra hit come Una vita in capslock e Main Bitch pochi altri avrebbero potuto incarnare allo stesso modo la carica trasgressiva tipica di una serie come The End of the F***ing World.
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