Cosa aspettarsi dunque da Honor per i prossimi mesi? Innanzitutto modelli di smartphone di fascia media/medio-bassa, ma anche un nuovo top di gamma, al cui interno ci sarà un “nuovo processore” (quale non è dato saperlo) e che avrà nella fotocamera il suo punto di forza.
Il motivo è semplice: (gran) parte dei brevetti e del know-how sul comparto fotocamera sono ora passati in mano a Honor, che ovviamente sfrutterà conoscenza e proprietà intellettuale in proprio possesso per differenziarsi dalla concorrenza. Il flagship sarà lanciato sul mercato tra maggio e giugno. E ci sarà spazio anche per un tablet di fascia alta: l’azienda è consapevole del fatto che il settore sia in forte crescita, spinto dalle “nuove” esigenze che la pandemia ha fatto emergere in modo marcato.
Dulcis in fundo, il pieghevole. Di questo si sa ancora poco, ma si suppone farà parte della serie Magic. Non è da escludere possa essere il risultato di un progetto nato quando ancora il marchio era sotto l’ala di Huawei, riprendendo così alcune forme e caratteristiche del nuovissimo Mate X2 fresco di presentazione. Su di lui Honor farà affidamento per il futuro: non solo pieghevoli, ovviamente, ma entrare in diretta competizione con Samsung (e Motorola) potrebbe dare nuovo impulso alla neonata società, pronta ad affermarsi sul mercato globale.