Il ban USA ha costituito un grosso danno per Huawei nell’immediato, inutile nasconderlo: ma ha anche costituito un’opportunità di crescita in ottica futura, accelerando un processo di emancipazione che normalmente richiederebbe più tempo. Ma il tempo non c’è: e allora Huawei è stata costretta ad attrezzarsi per sopravvivere all’assenza dei servizi Google, creando un’ecosistema di app proprietarie in grado di coprire i vuoti, a cominciare dalla AppGallery per attirare e ospitare le app di terze parti. Tutto questo in attesa che HarmonyOS sia pronto.
Nel frattempo, il colosso cinese ha annunciato alcune importanti novità, a partire dal suo servizio di mappe proprietario: Petal Maps. Se il nome vi sembra familiare, non vi sbagliate: questa estate avevamo invece visto Petal Search.
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Come è facile intuire, il compito – non facile – di Petal Maps sarà quello di coprire il vuoto lasciato da Google Maps, offrendo il vantaggio di un’esperienza studiata ad hoc per i dispositivi Huawei, e dunque ottimizzata. Ne è un esempio la particolare integrazione con la nuovissima serie Mate 40 (ma anche con Mate 30 e P40), svelata solo qualche giorno fa: tramite le Air Gesture sarà infatti possibile interagire con l’app senza neanche toccare lo schermo.
Per il resto, Petal Maps offre già in questa sua prima versione beta mappe immersive in 2D e in 3D, servizi di posizionamento, ricerca dei luoghi, aggiornamenti in tempo reale sul traffico e sui trasporti pubblici (in 129 grandi città del mondo), modalità di navigazione dedicata alla guida e la possibilità di creare una lista di posizioni preferite. E tutto questo già per 140 paesi e regioni, Italia inclusa. Non manca l’italiano, poi, come lingua per le notifiche vocali.
Petal Maps è disponibile in beta su Huawei App Gallery e scaricabile dunque da tutti quei dispositivi equipaggiati con i Huawei Mobile Services.
HUAWEI DOCS
Molto più semplice è il compito di Huawei Docs, ovvero quello di rimpiazzare la suite di Google con un servizio che permetta di lavorare in cloud visualizzando e modificando documenti nei principali formati (sono più di 50 quelli supportati), e potendovi poi accedere da diverse posizioni. Il salvataggio delle modifiche avviene automaticamente in cloud, e non manca la possibilità per più utenti di lavorare allo stesso file.
Huawei Docs sarà disponibile su tutti i dispositivi Huawei HMS che abbiano ricevuto l’aggiornamento ad EMUI 11.