Come ben sappiamo gli ultimi due anni in casa Huawei sono stati abbastanza travagliati e difficoltosi ma l’azienda non si è assolutamente arresa e ha continuato a lavorare per poter tornare ai vertici del mercato della tecnologia globale. Con quote al ribasso per quanto riguarda il settore smartphone il colosso cinese ha dovuto, almeno per il momento, spostare la propria attenzione e le proprie forze su altre categorie di prodotto e su di un nuovo sistema operativo: Harmony OS, già in versione 2.0.
I primi dispositivi ad integrare il nuovo OS sono stati alcuni indossabili che abbiamo provato nei mesi scorsi; a seguire ecco il primo tablet, Matepad 11, che sarà certamente seguito nei prossimi mesi da tanti altri prodotti. Tutto legato in quell’ecosistema che Huawei aveva già iniziato a costruire prima delle vicissitudini avverse e che ora sta riportando alla luce aggiungendo nuovi strumenti come i display MateView e MateView GT. Due prodotti destinati ad un pubblico differente ma che si integrano alla perfezione con le altre soluzioni dell’azienda permettendo un’interazione davvero smart. E proprio di questa interazione e di quelli che sono i vantaggi che si ottengono grazie ad essa voglio parlarvi nelle prossime righe.
IL DISPLAY
Comincio spendendo due parole riguardo al nuovo MateView che, da subito, si mostra come un prodotto decisamente interessante. Design estremamente curato, struttura realizzata interamente in alluminio e l’impressione di avere a che fare con un prodotto davvero solido, sono solo alcune delle caratteristiche che lo rendono uno dei monitor più eleganti che io abbia visto. Mi piace davvero tanto il modo in cui sono stati inseriti gli speaker nel piedistallo e anche il posizionamento di alcuni connettori sul lato dello stesso, certamente più pratici e accessibili rispetto a quelli sul retro.
Caratteristiche fisiche a parte il nuovo MateView è un prodotto di livello anche in termini di specifiche. Abbiamo infatti un pannello 4K da 28.2 pollici in formato 3:2 con risoluzione 3840×2560 pixel e refresh rate di 60Hz. Tutto racchiuso in uno spessore di soli 12 mm che lo rende anche uno dei più compatti del settore. Il pannello giunge ovviamente pre-calibrato in fabbrica e risponde alla certificazione VESA DisplayHDR 400.
Una pre-calibrazione che consente anche di ottenere una copertura completa dello standard sRGB e del 99% per lo spazio colore DCI-P3. Huawei dichiara poi anche dei Delta E inferiori a 1 per quanto concerne la scala colori nello standard sRGB. Si sta quindi parlando di un display che può essere utilizzato anche per operazioni che richiedono una elevata fedeltà dal punto di vista della riproduzione dei colori.
Come dicevo prima, le porte in ingresso e in uscita sono posizionate in parte sul retro e in parte sul fianco destro del piedistallo del monitor. Nello specifico parliamo di due USB-C, due USB-A, una HDMI, una Mini DisplayPort e jack audio da 3.5 mm. Gli speaker integrati sono due, così come i microfoni, e sono in grado di erogare 5W ciascuno. Il connettore per l’alimentazione, infine, è proprietario ed è posizionato sul retro insieme alle altre porte. Non dobbiamo poi dimenticare la disponibilità della connessione Bluetooth e WiFi.
DA DISPLAY A HUB MULTIMEDIALE
La vera caratteristica speciale di questo prodotto è la sua capacità di interagire con gli altri dispositivi dell’ecosistema e in questo modo semplificare le operazioni di collegamento e comunicazione tra gli elementi. Partiamo dal fatto che, grazie alla connettività Bluetooth o WiFi ma anche alla disponibilità dei connettori fisici sul lato del piedistallo, possiamo collegare direttamente al nostro monitor le principali periferiche come mouse e tastiere. Periferiche che poi funzioneranno con qualsiasi dispositivo connettiamo al display senza doverle disconnettere e riconnettere ripetutamente.
Potete quindi cambiare la sorgente, passare dal tablet al notebook oppure sostituire il vostro notebook con quello di un collega ma non dovrete toccare mouse e tastiera che resteranno comunque sempre attivi e utilizzabili perché connessi direttamente al monitor. Può sembrare una funzione poco utile, ma vi assicuro che dopo qualche istante di utilizzo vi chiederete per quale motivo non funzionino così tutti i display che avete utilizzato fino ad ora.
Per poter far funzionare tutto questo il nuovo MateView è dotato di un vero e proprio sistema operativo grazie a cui è possibile gestire le varie connessioni, alle sorgenti come alle periferiche, oltre che agire su alcune impostazioni più classiche come la gestione dei profili colore e dei parametri legati alla riproduzione delle immagini. Il tutto è navigabile sfruttando il mouse oppure tramite una barra touch posizionata lungo la cornice alla base del pannello. Scorrendo a destra e sinistra ci si muove nei menu, un singolo tap seleziona l’elemento evidenziato, mentre il doppio tap ci riporta alla schermata precedente.
UNO, DUE O TRE DISPLAY
Ed eccoci a parlare della gestione delle diverse sorgenti e di come Huawei ha pensato l’interazione tra i diversi elementi dell’ecosistema.
Comincio parlandovi della connessione al notebook, nel nostro caso un MateBook 14 del 2020. Nulla di più semplice e classico, basta collegare il notebook al display tramite una USB-C e decidere se duplicare l’immagine, estendere il desktop oppure se utilizzare solo il secondo schermo e quindi spegnere quello del portatile. La particolarità, come già detto in precedenza, è il fatto che mouse e tastiera sono collegati direttamente al display ma controllano il notebook come se fossero collegati direttamente ad esso, senza il minimo ritardo.
La connessione al notebook funziona via cavo ma potete anche decidere di proiettare lo schermo wireless con l’apposita funzione di Windows. Allo stesso modo potete collegare anche il tablet, nel nostro caso un MatePad 11. Connesso via Wireless al monitor l’interfaccia del tablet verrà riprodotta sullo schermo e potrete interagire con il sistema utilizzando sempre i soliti mouse e tastiera collegati direttamene al display.
Le modalità d’uso più interessanti e “insolite” sono però quelle che vi vado ad illustrare ora. La prima è quella che vi consente di utilizzare il display del tablet, il MateView e il notebook in contemporanea. Per poter sfruttare questa funzione occorre collegare i dispositivi con un ordine ben preciso, a partire dal notebook. Una volta connesso il vostro portatile dovrete avviare il programma Huawei PC Manager e attivare l’opzione di connessione wireless al tablet (al momento funziona solo con i Matepad dotati di Harmony OS).
Fatto ciò vi troverete con la stessa immagine riprodotta su tutti e tre i dispositivi ma potete anche decidere, tramite le impostazioni del notebook, di estendere il desktop in modo da avere due ulteriori spazi di lavoro all’interno dei quali posizionare le vostre finestre e i vostri programmi.
Infine, sempre tramite il PC Manager, potete attivare la modalità collabora. In cosa consiste? Parliamo di un’impostazione d’uso che vi permetterà di collegare tablet e notebook e di trasferire i file tra i due con un semplice drag and drop. Una volta attivata la modalità Collabora, sempre utilizzando il mouse connesso al MateView, possiamo infatti selezionare dei file sul nostro tablet e trascinarli direttamente sullo schermo del notebook per trasferirli da un dispositivo all’altro. Una possibilità valida per foto, video, documenti, musica, insomma, un po’ tutto quello che vi passa per la testa.
NON SOLO UN DISPLAY
Tirando le somme possiamo quindi dire che questo Huawei MateView non è assolutamente un semplice display, anche se può funzionare certamente come tale. Il lavoro svolto dall’azienda ci consente infatti di portare sulla scrivania un vero e proprio hub al quale collegare tutti i nostri dispositivi per un utilizzo senza soluzione di continuità. Un prodotto polivalente, grazie a cui prende ancora più valore il concetto di ecosistema espresso più volte da Huawei e assolutamente non abbandonato di fronte alle evidenti difficoltà.
Per chi fosse interessato MateView può già essere acquistato e vi segnaliamo che di recente è stato anche in offerta a 499 euro, già 200 in meno rispetto ai 699 del listino. Ed è giusto ricordare che al di là delle funzioni smart presentate qui sopra si tratta di un display validissimo e dotato di caratteristiche tecniche che da sole potrebbero valere il prezzo. Resta quindi un display da prendere in considerazione a prescindere e che viene ulteriormente arricchito da questi strumenti certamente utili e per nulla comuni.
MATEVIEW – LA SCHEDA TECNICA
- Tecnologia pannello: IPS1
- Risoluzione: 3.840 x 2.560 pixel, formato 3:2
- Diagonale di 28,2″
- Refresh massimo: 60 Hz
- Colori: 98% DCI-P3, 100% sRGB, calibrazione di fabbrica che promette delta E in sRGB inferiore a 2
- Spessore: 12 mm
- Certificazione VESA DisplayHDR 400
- Luminosità massima: 500 nit
- Porte: 2x USB-C, 2x USB-A, 1x HDMI, 1x Mini-DP e 1x jack audio
- Due speaker da 5 W l’uno, due microfoni
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